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Gli svizzeri non pagano le multe

26 gen 2018 | 3 min di lettura

gli svizzeri non pagano le multe

Svizzeri precisi e ligi al dovere? Non sempre, almeno non quando sono alla guida. Se, infatti, gli svizzeri non hanno vizietti come l'italica allergia a pagare l'rc auto, hanno qualche altro difetto inaspettato che sta causando parecchi danni, per esempio, alle casse del Comune di Como.

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Secondo La provincia di Como, infatti, risulta che gli automobilisti più indisciplinati nonché i debitori meno puntuali per le casse del comune di Como non siano gli italiani, bensì gli svizzeri. Ad avvalorare questa che non sembra per niente una tesi, il giornale che per primo ha riportato la notizia cita il fatto che l’amministrazione lariana vanta crediti per 290 mila euro verso cittadini svizzeri che risulta non abbiano mai pagato le multe loro comminate dai solerti vigili comaschi.

Siamo sotto di 290 mila euro. Più in dettaglio, prendendo in esame le multe dei primi nove mesi del 2017, contravvenzioni che interessano le targhe delle auto ticinesi, viene fuori che il Comune di Como ha preso atto di avere incassato 47 mila euro dai distratti guidatori svizzeri, su un ammontare complessivo che risulta essere di 337 mila euro. Insomma, basta una semplice calcolatrice per notare che all'appello mancano 290 mila euro e che le multe pagate sono una percentuale irrisoria: meno del 15% de totale erogato.

Svizzeri indisciplinati alla guida. Dalle contravvenzioni risulta chiaro che i guidatori svizzeri sono particolarmente avvezzi a reiterare divieti di sosta, ingressi non autorizzati nelle zone Ztl e il transito oltre le ore consentite per via Milano. Tutte infrazioni per cui è impossibile richiedere un pagamento contestuale, a fronte di una minaccia del fermo dell'auto.

Non c'è (quasi) niente da fare. Il fatto è che, come spiega Donatello Ghezzo, comandante della polizia locale di Como, l’amministrazione ha poche frecce al suo arco per aggiustare la questione. “Contro i connazionali che non pagano le multe abbiamo i mezzi adatti a recuperare il credito. Contro gli stranieri indisciplinati alla guida, soprattutto i nostri vicini svizzeri, invece, abbiamo solo delle armi spuntate. Il risultato è che questi 47 mila euro sono destinati a non crescere più di tanto”, sottolinea Ghezzo.

Perseguire lo svizzero costa troppo. Perché la riscossione diventi coattiva, spiega il comandante, bisogna attivare in Ticino le procedure per una riscossione di crediti all’estero, cosa che comporta una serie di costi piuttosto forti. Costi da qualche centinaia di euro per singolo atto, che non ha senso sostenere per piccole somme come queste, tutte nell’ordine dei 50 euro. Senza nemmeno avere la certezza di recuperare la sanzione e i costi relativi.

In Svizzera si va in carcere. Al danno si aggiunge la beffa. A parti invertite, infatti, per multe non pagate in Svizzera si può anche andare in carcere. Cosa succede in caso di contravvenzione non pagata nel canton Ticino, per esempio? Succede che il giudice svizzero invia un’ordinanza in Italia: in caso di rientro del guidatore indisciplinato in territorio svizzero, ci si trova di fronte al fermo del veicolo e a una scelta: o il trasgressore paga la multa arretrata oppure può essere portato in carcere.

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