Ecco come la Ue vuole promuovere la previdenza integrativa
4 dic 2025 | 2 min di lettura
La tenuta della previdenza pubblica scricchiola e molti lavoratori attuali dovranno fare i conti con pensioni basse. Fatica però a imporsi la soluzione che potrebbe quantomeno ammortizzare un calo del tenore di vita: la previdenza integrativa, ossia una serie di strumenti che – accanto ad altri di carattere assicurativo – valorizzano i risparmi in un orizzonte di lungo periodo.
La loro crescita è già importante, ma sarà fondamentale. Ecco perché la Commissione europea ha adottato una serie di misure che punta proprio ad aiutare i cittadini a garantirsi un reddito pensionistico adeguato. Le azioni proposte mirano a integrare, non a sostituire, le pensioni pubbliche, che, sottolinea la Commissione, “costituiscono il fondamento dei sistemi pensionistici in tutti gli Stati membri”.
Perché serve la previdenza integrativa?
I cambiamenti demografici (con la popolazione che invecchia) e delle dinamiche del mercato del lavoro (più discontinuo e frammentato) richiedono un adattamento dei sistemi pensionistici. “Le pensioni complementari – afferma la Commissione – possono aiutare a migliorare la sicurezza e la stabilità finanziaria al momento del pensionamento”.
Il ruolo della previdenza integrativa è decisivo perché, si legge in una nota, “in molti casi le pensioni pubbliche non saranno sufficienti a mantenere un tenore di vita adeguato”. Un problema che vale per tutti ed è ancora più accentuato “tra le persone vulnerabili e le donne”, visto che il divario pensionistico di genere (cioè la differenza media degli importi mensili) è del 24,5%.
Le tre raccomandazioni
Le misure prevedono, in particolare, tre raccomandazioni destinate ai Paesi dell’Ue. L’elemento chiave sarebbe l'iscrizione automatica dei lavoratori alla previdenza complementare, lasciando ai singoli la libertà di rinunciarvi. In sostanza: si chiede di introdurre un meccanismo di silenzio-assenso. Per la Commissione, sarebbe “un modo per aumentare la partecipazione”.
Andrebbero poi sviluppati ulteriormente i sistemi di tracciamento delle pensioni, per fornire ai cittadini una panoramica chiara dei loro diritti pensionistici e delle prestazioni previste. Questa seconda raccomandazione muove dalla convinzione che la ritrosia nei confronti della previdenza complementare derivi dalla scarsa consapevolezza dei cittadini in merito alla loro futura pensione. Sapendo, in modo più preciso e semplice, quando (poco) spetta loro, i lavoratori sarebbero incentivati a integrare la pensione pubblica.
I Paesi membri, infine, dovrebbero sviluppare un “pannello di controllo” sulle pensioni, in modo tale che i decisori politici abbiano una visione più chiara della copertura, della sostenibilità e dell'adeguatezza dei rispettivi sistemi.
Offerte confrontate
Calcola online il costo dell'assicurazione auto e dell'assicurazione moto utilizzando il nostro comparatore assicurazioni e scegli la polizza più conveniente per il tuo veicolo. Bastano solo 3 minuti!
RC Auto
Confronta più compagnie
RC Moto
Confronta più compagnie