Immatricolazioni ancora in calo in Italia
11 nov 2025 | 2 min di lettura

A ottobre sono state immatricolate in Italia 125.826 auto con un calo dello 0,6% su ottobre 2024. Secondo i dati di Centro Studi Promotor, da gennaio a ottobre 2025 le immatricolazioni hanno toccato quota 1.293.366, con un calo sullo stesso periodo dello scorso anno del 2,7% e del 20,4% rispetto alla situazione ante-pandemia, cioè rispetto al gennaio-ottobre del 2019..
E cosi, mentre l'Rc auto a livello di tariffe non dà segni di tregua, cala di brutto il mercato auto. Proiettando i risultati dei primi dieci mesi sull’intero anno sulla base della stagionalità delle vendite si ottiene un volume di immatricolazioni di 1.502.836 unità con un calo del 3,6% sul 2024 e del 21,6% sul 2019.
Elettriche ancora marginali
In questo quadro, il peso delle auto elettriche resta marginale tanto che l'Italia si mantiene in coda nella graduatoria europea per immatricolazioni di questo tipo di auto. Un contributo per sostenere la quota delle elettriche verrà nei prossimi mesi dalle immatricolazioni delle auto di questo tipo prenotate con gli incentivi che si sono esauriti tra il 22 e il 23 ottobre con 55.680 prenotazioni: un numero compatibile con le immatricolazioni delle auto elettriche registrate annualmente, ma una goccia nel mare per quello che riguarda la transizione all’elettrico visto che il parco circolante italiano di autovetture, secondo gli ultimi dati, ha toccato quota 41.340.516.
Elettrica seconda auto acquistata da pochissimi
Secondo l’inchiesta del Centro Studi Promotor, solo il 6% dei possibili acquirenti prevede nei prossimi mesi un aumento delle vendite di auto, mentre il 28% si attende stabilità e ben il 66% prevede vendite in calo. Non solo. L'auto elettrica, secondo l'indagine, viene acquistata (da quei pochi che la acquistano) essenzialmente come una seconda auto perché nella considerazione della gente pesa la convinzione della minore flessibilità di impiego di questa soluzione rispetto a quelle tradizionali a combustione interna.
Quadro pessimistico
"Il quadro non è certo dei migliori - commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor -. Non conforta certo il fatto che non vi siano segnali che indichino che l’Unione Europea voglia assumere nel prossimo futuro provvedimenti utili per rilanciare l’industria automobilistica europea (ammesso che sia ancora possibile) dopo gli effetti catastrofici prodotti proprio dalla politica dell’Unione Europea per la transizione energetica nell’auto".
Offerte confrontate
Calcola online il costo dell'assicurazione auto e dell'assicurazione moto utilizzando il nostro comparatore assicurazioni e scegli la polizza più conveniente per il tuo veicolo. Bastano solo 3 minuti!
RC Auto
Confronta più compagnie
RC Moto
Confronta più compagnie