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Auto connesse, in Italia il mercato vale 3,3 miliardi

20 nov 2025 | 3 min di lettura

automobile lr

Il mercato italiano delle auto connesse ha raggiunto un valore di 3,3 miliardi di euro, in aumento del 16% rispetto al 2023, in linea con i trend dei principali Paesi occidentali. Lo dice il periodico dell’ACI OndaVerde e lo conferma l’Osservatorio Connected Vehicle & Mobility del Politecnico di Milano, secondo cui nel 2024 in Italia erano 17,7 milioni le auto connesse, pari al 44% del parco auto nazionale. Di queste, 5,6 milioni, ossia il 10% in più rispetto al 2023, sono in ambito consumer, 1,6 milioni (+7%) sono auto aziendali connesse per il fleet management e 10,5 milioni (+2%) sono box GPS/GPRS per la localizzazione e la registrazione dei parametri di guida con finalità assicurative.

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Auto connesse, uno sviluppo lento

Quello delle auto connesse è uno sviluppo che si articola in tre comparti principali: 

  • il segmento delle soluzioni per l’auto connessa, vale 1,66 miliardi di euro (+7% rispetto al 2023);
  • i sistemi ADAS valgono 1,2 miliardi di euro (+26%), trainati da funzioni come la frenata automatica e il mantenimento di corsia;
  • la smart mobility urbana vale 500 milioni di euro (+25%), grazie a servizi come la gestione digitale dei parcheggi e la sharing mobility.

Servizi a valore aggiunto

L’elemento distintivo attuale è il rafforzamento dei servizi a valore aggiunto: il solo segmento legato ai dati e alla connettività ha generato 750 milioni di euro, pari al 22% del fatturato complessivo del settore. 

Trasformazione culturale

Il trend sembra accompagnare anche una trasformazione culturale: il 55% degli italiani, infatti, si dichiara pronto a utilizzare l’auto a guida autonoma nei prossimi anni mentre il 57% rinuncerebbe alla propria vettura se il trasporto pubblico diventasse più frequente. Solo il 10% intende adeguarsi subito allo stop di auto diesel e benzina previsto entro il 2035 ma che sarà con ogni probabilità prorogato: il 34%, invece, aspetta modelli elettrici più convenienti e affidabili e il 48% continuerà a utilizzare (o acquistare) auto a combustione fino all’ultimo momento utile.

Flotte e città verso lo smart

Il 43% dei fleet manager mette già a disposizione veicoli elettrici o ibridi, mentre il 30% ha flotte connesse: soltanto il 7% del le grandi aziende utilizza l’intelligenza artificiale per la gestione dei veicoli.

Le città stanno invece accelerando con la smart mobility: 65% dei comuni italiani ha avviato progetti in questo senso nell’ultimo triennio, ma solo il 29% sfrutta i dati raccolti in maniera strutturata. Eppure, secondo il report del Politecnico, entro il 2030 oltre il 70% del parco auto circolante in Europa sarà dotato di sistemi avanzati di connettività.

L'Italia resta indietro

Il quadro che emerge è quello di un’Italia pronta ad abbracciare la connettività, ma ancora cauta sull’elettrificazione. Nel nostro Paese, nonostante la crescita di auto connesse, nel 2024 sono stati venduti poco meno di 1,6 milioni di veicoli, ancora sotto i livelli pre-pandemia e la transizione verso l’elettrico procede a rilento visto che le immatricolazioni di auto elettriche nel 2024 sono di poco superiori alle 66.000 unità.

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