Incidenti stradali: calano sinistri, vittime e feriti

Gli obiettivi europei

Guardando al lungo periodo, l’Aniasa (l’Associazione di Confindustria che rappresenta il settore dell’Autonoleggio, della Sharing mobility e dell’Automotive digital), evidenzia i grandi passi avanti compiuti dalla sicurezza stradale. Rispetto al primo semestre del 2021, le vittime sono diminuite del 60,1%.

Negli ultimi anni, però, il progresso ha rallentato. Rispetto al primo semestre del 2019 — anno di riferimento scelto dalla Commissione Europea per il programma Road Safety Policy Framework 2021-2030, che punta a ridurre del 50% le vittime e i feriti gravi entro il 2030 — si osserva, infatti, un calo contenuto di incidenti (-1,5%) e feriti (-5%) e una più marcata riduzione dei decessi (-14,6%). La diminuzione delle vittime rappresenta un progresso verso gli obiettivi europei, ma il percorso per dimezzare i morti sulle strade entro il 2030 resta ancora impegnativo.

Vittime in aumento sulle autostrade

Rispetto al primo semestre del 2024, le vittime aumentano sulle autostrade (+4,4%), mentre diminuiscono sulle strade urbane (-8,4%) e su quelle extraurbane (-7,1%). Nel complesso, gli incidenti avvengono più spesso sulle strade urbane (73,3%), ma quasi la metà delle vittime (49,1%) si registra su quelle extraurbane, dove gli impatti risultano mediamente più gravi. Dati, tra le altre cose, coerenti con quelli dell’Ania (l’Associazione Nazionale fra le imprese assicuratrici), che nel suo ultimo report sul tema ha evidenziato una riduzione dei sinistri ma un aumento del loro costo medio, anche per questioni legate ai costi delle vetture e alle tecnologie di bordo. 

Il confronto con il 2019 mostra, tuttavia, una situazione più favorevole per tutte le tipologie di strada: le vittime sulle autostrade risultano inferiori del 33,4%, mentre il calo si attesta al 12,4% sulle strade extraurbane e al 12,2% su quelle urbane.