Polizze viaggi: dopo la pandemia è boom di sottoscrizioni
14 nov 2025 | 4 min di lettura

Ci si può dimenticare dello spazzolino e del dentifricio, ma mai della polizza viaggi. Gli italiani che non partono senza averne sottoscritta una rappresentano ormai la maggioranza del popolo dei viaggiatori. Nel post pandemia la voglia di spostarsi e scoprire nuove mete ha spinto gli italiani a gestire meglio i rischi della vita quotidiana soprattutto quando ci si allontana da casa.
Secondo il Barometro Globale dell’Assicurazione Viaggio 2025 di HelloSafe, nel nostro Paese si sarebbe verificato un vero e proprio boom: il tasso di diffusione delle polizze viaggio è passato dal 24% al 76% in un solo anno, portando il mercato nazionale a un valore di 756 milioni di dollari.
Italiani in viaggio: come sono cambiate le abitudini nel post pandemia
Il modo di viaggiare in Italia ha vissuto una trasformazione radicale nel post-pandemia. Mentre il volume degli spostamenti ha recuperato terreno fino a raggiungere il 92% dei livelli del 2019, la vera rivoluzione è avvenuta nella mentalità dei consumatori. La consapevolezza dei rischi è cresciuta in modo esponenziale, portando a un aumento del 216% nel numero di polizze vendute tra il 2020 e il 2025. Si tratta di cambiamento storico perché ha trasformato l’assicurazione da una spesa accessoria a una componente essenziale e irrinunciabile nella pianificazione di un viaggio.
Polizze viaggio: la diffusione in Italia e nel mondo
Nel 2025 il mercato assicurativo viaggio in Italia ha compiuto un balzo straordinario: il tasso che ne misura la diffusione è pari al 76%. Questa cifra segna una crescita esplosiva rispetto al 24% registrato appena l'anno precedente, un fenomeno quasi unico a livello globale, spinto da una maggiore consapevolezza dei rischi. Tale trasformazione ha permesso all'Italia di superare la Germania (54%) e la Francia (49%), e di avvicinarsi a Paesi come il Regno Unito (78%) e i Paesi Bassi (77%). Le previsioni indicano un ulteriore consolidamento, con un tasso atteso tra l'80% e l'85% entro il 2030.
L'assicurazione viaggio: costi e modalità di sottoscrizione
Nel 2025 il premio medio per una polizza viaggio singolo in Italia oscilla tra 55 e 75 euro. Questo costo riflette una domanda crescente per coperture complete, in particolare per spese mediche con massimali elevati, una necessità sentita soprattutto per viaggi verso destinazioni come gli Stati Uniti. Sul mercato italiano si trovano già prodotti più complessi rispetto a quelli disponibili altrove: includono sempre più spesso servizi come la telemedicina e per questo motivo sono vendute a un costo leggermente superiore rispetto a mercati come quello spagnolo o tedesco. Per i viaggiatori frequenti risultano più convenienti le polizze annuali, con un costo medio tra 180 e 250 euro.
I canali di vendita: cresce l’acquisto diretto online
L’acquisto della polizza può essere “integrato”, detto in altri termini può avvenire al momento della prenotazione del viaggio, oppure successivo, attraverso la sottoscrizione tramite le compagnie assicurative o altri intermediari.
Il 65% delle polizze viene acquistato tramite canali diretti: la maggior parte dei viaggiatori italiani non si limita ad accettare la prima offerta, ma ricerca attivamente la soluzione più adatta, confrontando prodotti e prezzi. Questo comportamento è strettamente legato all'elevata digitalizzazione del mercato, dove il 68% degli acquisti avviene online. Allo stesso tempo, la quota del 35% detenuta dai canali integrati sta ad indicare l’esistenza di partnership consolidate tra assicuratori e operatori turistici.
Le coperture assicurative preferite dagli italiani
L'analisi delle coperture in Italia rivela un chiaro orientamento verso una protezione robusta e completa. La priorità assoluta è data alle spese mediche, con massimali che raggiungono diversi milioni di euro, una scelta guidata dalla popolarità di destinazioni come gli Stati Uniti, dove i costi sanitari sono notoriamente elevati. La garanzia di annullamento viaggio è ormai considerata irrinunciabile e non più un semplice optional, riflettendo il desiderio di tutelare l’investimento economico del viaggio. Sebbene la copertura per il bagaglio abbia massimali più contenuti, rimane una componente standard. Infine, l'inclusione di servizi a valore aggiunto come l'assistenza H24 e la telemedicina sta diventando un fattore rispondendo alla domanda di un supporto immediato e digitale anche all'estero.
Chi si assicura di più e per quale motivo
L’analisi dei profili degli assicurati rivela come diverse tipologie di viaggiatori in Italia percepiscano il rischio e la necessità di protezione in modo differente. I dati mostrano che le famiglie con bambini costituiscono i principali acquirenti di polizze viaggi con il 26%. Seguono da vicino i senior (21%), un gruppo demografico che viaggia sempre di più e che è consapevole dei maggiori rischi per la salute. I viaggiatori d'affari (18%) privilegiano coperture flessibili per annullamenti e ritardi. Infine, emerge il nuovo profilo dei nomadi digitali (7%), che richiede prodotti innovativi a lungo termine con coperture mediche globali e protezione per le attrezzature tecnologiche.
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