Tasse auto: italiani tartassati, ma meno rispetto al resto UE
15 set 2022 | 2 min di lettura

Il luogo comune dell’automobilista italiano “tartassato” dal fisco, oltre che dalle compagnie assicurative, per i costi della polizze Rc auto, è stato finalmente smentito da un documento pubblicato dall’Acea, l’associazione dei costruttori europei.
La classifica europea
A sorpresa, nel confronto con gli altri Paesi dell’Unione Europea, in Italia possedere e circolare con la propria auto non è ancora così proibitivo come erroneamente si tende a credere. Il primato è invece del Belgio dove i cittadini spendono in media 2.892 euro l’anno per ciascuna vettura; a seguire si collocano Finlandia con 2.723 euro e Irlanda con 2.438 euro.
L’Italia, con un esborso fiscale pari a 1.727 euro all’anno, si colloca “solo” a metà classifica fra i 1.625 euro della Francia e i 1.764 euro della Germania**. A spendere meno** in assoluto sono gli automobilisti di Grecia e Spagna, rispettivamente con 1.264 euro e 1.148 euro. I Paesi in cui il fisco è più “vorace” è l’Austria, con 2.409 euro, e la Danimarca con 2.217 euro.
Nonostante la classifica non tenga conto del rapporto tra tasse e livello medio di reddito, e non sia completa (dal confronto sono esclusi Stati quali la Croazia, l’Ungheria e le Repubbliche Baltiche - Estonia, Lettonia e Lituania - per mancanza di dati), le rilevazioni dell’Acea hanno comunque il merito di inserire il tema all’interno di un quadro europeo complessivo.
Iva e accise
L’analisi sottolinea anche le differenze nazionali in termini di aliquota Iva applicata al prezzo di vendita dei veicoli: la più cara è l’Ungheria che con il suo **27%**supera Svezia, Danimarca e Croazia (ferme al 25%) e Grecia e la Finlandia (con il 24 per cento).
Ancora una volta, l’Italia si colloca “a metà” classifica con il 22%. Tra le più convenienti vi sono Cipro, Germania e Romania (19%), Malta (18%) e Lussemburgo (17 per cento).
Il nostro Paese vanta invece il primato per le accise sui carburanti. I dati, raccolti dall’Acea prima della manovra del Governo Draghi volta a mantenere i prezzi entro determinati limiti, rivelano:
- il primato continentale delle accise sul gasolio – pari a 61 centesimi al litro;
- il secondo posto per la benzina – 72 cent al litro subito dopo l’Olanda con 82 cent al litro.
L’Ungheria è il Paese in cui il fisco sui carburanti è più leggero: 35 cent al litro per la benzina e 32 cent al litro per il gasolio.
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