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Il primato di Helsinki: zero morti in incidenti stradali

18 ago 2025 | 2 min di lettura

incidente

Helsinki ha un record da festeggiare: nella capitale finlandese non ci sono stati incidenti stradali mortali per un intero anno. L’ultima vittima è stata registrata nel luglio del 2024. Non è un caso: da tempo vittime e feriti della strada calano, grazie a una serie di misure studiate proprio per migliorare la sicurezza di automobilisti, ciclisti e pedoni.

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Il confronto con l’Italia

Solo per fare un confronto: nel 2024, l’Istat ha registrato 115 vittime della strada a Roma e 35 a Milano. Vero: Helsinki, pur essendo una capitale europea, ha molti meno abitanti - 700.000 - rispetto alle più popolose città italiane. Guardiamo allora il tasso di mortalità: a Roma, ci sono 4,9 vittime ogni 100.000 abitanti; a Milano 2,8. Applicando questi dati alla capitale finlandese, Helsinki avrebbe dovuto registrare tra i 34 e i 20 morti. E invece è a zero. Ma come ha fatto?

L’impatto della “città 30”

Nel 2021, la Finlandia ha introdotto il limite di 30 km/h nella maggior parte delle grandi aree urbane del Paese. Helsinki ha poi esteso ulteriormente la misura, rendendosi praticamente una “città 30”. Giù la velocità, giù gli incidenti: un risultato registrato in altri centri che hanno adottato limiti ridotti, come in Italia ha fatto Bologna. Secondo i media finlandesi, la riduzione a 30 km/h è stato il fatto che più di altri ha consentito di ridurre i sinistri e le vittime. Ma non il solo.

Controlli, trasporto pubblico, infrastrutture

I controlli sono severi, con una rete di telecamere capillare e multe salate, che peraltro in Finlandia sono in proporzione al reddito: più guadagni, più paghi.

Helsinki si è poi impegnata in un piano organico di mobilità che, tra le altre cose, ha previsto un restringimento delle carreggiate (per fare in modo che le auto rallentino), la costruzione di infrastrutture per ciclisti e pedoni e un potenziamento del trasporto pubblico. L’idea di fondo è infatti quella di ridurre le vetture in circolazione.

In questo modo, la sicurezza stradale si salda con altri elementi positivi: il benessere dei cittadini (che si muovono più spesso a piedi o in bici), la sostenibilità (visto che meno auto vuol dire meno emissioni) e – ultimo ma non ultimo – un probabile impatto sui costi delle assicurazioni. Come sappiamo, infatti, i premi variano su base territoriale, anche in base al rischio potenziale (furti, incidenti, sospette truffe). Una circolazione più sicura, per tutti, potrebbe quindi avere un impatto anche sui costi delle polizze.

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