Settimana cruciale per Preventivass
Si attende la sentenza del Tar del Lazio
13 gennaio 2023
È attesa per questa settimana la sentenza del Tar del Lazio che dovrà chiarire quanto il preventivatore Ivass, il cosiddetto Preventivass, messo a punto per confrontare online le tariffe dell'Rc auto sul mercato, potrà effettivamente incidere su concorrenza e trasparenza del settore. La parola passa ai giudici amministrativi che dovrebbero decidere tra pochi giorni.
Da una parte c'è l'Ivass col preventivatore...
Sul banco degli imputati da una parte c'è l'Ivass, che ha lavorato per tanto tempo all’avvio del preventivatore pubblico, il Preventivass appunto, realizzato in collaborazione con il ministero dello Sviluppo economico: uno strumento di confronto super partes che, secondo l'authority, consentirebbe agli assicurati di comparare le offerte delle compagnie per un contratto base che rispetti le clausole minime per adempiere agli obblighi di legge dell'Rc auto.
… dall’altra parte ci sono gli agenti che contestano
Il regolamento emanato dall’Ivass, infatti, demanda a loro un ruolo fondamentale: le norme, infatti, obbligano dal 1° marzo 2023 gli agenti plurimandatari a presentare ai clienti i preventivi di tutte le compagnie per contro delle quali operano. Un'operazione che andrebbe effettuata utilizzando, appunto, il Preventivass.
La cosa ha dato luogo alla diatriba: il regolamento, infatti, è stato definito iniquo dagli agenti dello Sna, il Sindacato nazionale agenti di assicurazione i quali sottolineano la disparità di trattamento tra i diversi tipi di agenti di assicurazione.
Gli agenti plurimandatari non ci stanno
“Mentre gli agenti monomandatari, se il cliente ha già interrogato il preventivatore Ivass, sono esentati dall’obbligo informativo, i plurimandatari saranno tenuti a completare i dati per ottenere i preventivi non consultati dalle compagnie, con evidente aggravio gestionale”, spiega il sindacato agenti guidato da Claudio Demozzi, sottolineando che gli stessi obblighi non competono ai broker e ai subagenti.
“Il cliente – aggiunge Demozzi – rivolgendosi a intermediari diversi non avrebbe analoghi diritti d’informativa corretta e trasparente”.
Preventivi diversi
Secondo gli agenti, inoltre, i dati sui preventivi presentanti sul sito di comparazione dell’Ivass sono differenti da quelli che il cliente ottiene se si reca in agenzia: secondo un sondaggio, in due terzi dei casi il premio elaborato dal Preventivass supera quello effettivo praticato dalla compagnia per il rinnovo della polizza di oltre 100 euro, con punte pari a 900 euro.
La grana degli sconti
Gli agenti si lamentano anche della possibilità di praticare una scontistica sostanziosa: diversità che rischiano di generare confusione nei clienti “a discapito dell’obiettivo di trasparenza auspicato”, sottolineano dallo Sna.
Secondo il sindacato, “anche il confronto basato sul contratto base, anziché su garanzie realmente adeguate alle esigenze dell’assicurato, difficilmente si armonizza con la necessità di offrire una effettiva consulenza ai clienti”.
Sna, Preventivass non garantisce la trasparenza
Dal sondaggio realizzato tra 500 agenti italiani emerge un altro dato anomalo: in un terzo circa dei contratti restanti i dati delle agenzie non coincidono con quelli del Preventivass. Anzi, dice il sindacato, i dati sono addirittura più alti.
“Il dato evidente – conclude il sindacato – è che Preventivass non garantisce il diritto dell’assicurato a una informazione accurata, trasparente ed esaustiva”.
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