Ivass: ricerca sui sinistri fraudolenti
Aumentate nel 2013 le frodi alle compagnie assicurative
2 ottobre 2014
A rendere noti i numeri piuttosto allarmanti in merito alle frodi assicurative ci ha pensato l’Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) che, solo qualche giorno fa, ha reso nota la la sua prima indagine annuale su questo tema. Le azioni disoneste, non solo vanno a incidere sul tasso di legalità del nostro Paese, ma comportano anche delle conseguenze sui cittadini onesti che si trovano a pagare gli oneri di questi "imbrogli" con premi assicurativi maggiorati.
Confrontando infatti i dati relativi alle assicurazioni auto dell’anno 2012 con quelli del passato 2013 si delinea piuttosto chiaramente uno scenario tutt’altro che roseo: sembra che il numero delle frodi alle varie compagnie assicurative sia aumentato nel corso del tempo del 15%.
Un ulteriore campanello di allarme è dato poi dato dal fatto che, in controtendenza, il numero dei sinistri registrati è invece diminuito, precisamente del 6,5%, nel lasso di tempo preso in esame; ciò significa che secondo le assicurazioni ad aumentare sono il numero dei sinistri ritenuti a rischio frode. Giusto per fornire qualche numero rispetto a questi ultimi, si è passati dai 400.000 del 2012 al 460.000 nel 2013.
Risultano aver subito un incremento, piuttosto pronunciato e consistente, le querele proposte dalle compagnie che rispetto al 2012 sono cresciute del 30% per ciò che attiene le frodi in fase liquidativa, mentre del 35,5% per le frodi connesse ai vari aspetti contrattuali e di tipo fraudolento.
Uno scenario piuttosto preoccupante nel quale però l’Ivass vede dei possibili margini di miglioramento dal momento che, nel 2012, si era registrato un 78% di risparmio totale per le azioni antifrode, concentrato in maniera specifica in una quindicina di compagnie che, avendo svolto manovre di prevenzione, si erano dotate di clausole specifice e strumenti ad hoc.
di Francesca Lauritano
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