Isvap: assicurazioni fantasma
Rc Auto: occhio alle polizze fantasma
19 novembre 2010
L’RC Auto tra i rami del mercato assicurativo, indubbiamente è quello che fa più discutere. Il 2010 è stato l’anno dei rincari: in alcune zone di Italia nel giro di un biennio si sono toccate punte di incremento del 170% (come a Napoli per gli automobilisti più giovani secondo quanto registrato dal Libretto Rosso di Quattroruote). Così, la corsa al risparmio si fa sempre più serrata tra gli italiani e pur di spendere qualche euro in meno si va a caccia in modo sempre più forsennato di offerte allettanti che però, molto spesso, nascondono numerose insidie. Se infatti ci si rivolge a gruppi che non hanno regolare autorizzazione rilasciata dall’Isvap (l’Istituto di vigilanza delle assicurazioni), la polizza non risulta valida.
Soltanto nel 2010 l’Isvap ha segnalato ben nove gruppi assicurativi “fantasma” che stipulavano polizze assicurative fasulle truffando gli automobilisti. In particolare, la casistica registrata dall’Istituto di Vigilanza dice che si tratta di compagnie in maggioranza straniere, che magari sul mercato esistono davvero e con tutte le regolarità del caso, ma che non hanno l’abilitazione per offrire prodotti o servizi di responsabilità civile nel ramo RC Auto. Per fare tutto questo l’espediente che si usa è piuttosto semplice: si espongono sul lunotto contrassegni con intestazioni di questi colossi assicurativi (solo apparenti però) che portano nomi identici a quelli di importanti e illustri compagnie che già operano con tutte le autorizzazioni e le regolarità del caso. Anche per quanto riguarda noti brand nostrani l’Isvap ha scovato falsificazioni: in più di un’occasione, venivano sfruttati nomi comuni di assicurazioni il cui nome risulta familiare anche ai più profani del settore per appioppare ad alcuni malcapitati automobilisti polizze fasulle.
Ma facciamo un esempio. L’Isvap ha segnalato la commercializzazione di polizze Ala Assicurazioni contraffatte nella periferia di Napoli. Il logo infatti riportava la denominazione di Ala Assicurazioni, compagnia austriaca che in effetti esiste, e che in Italia ha la sua sede a Roma in Via Settecamini 106. Solo che questo gruppo non è autorizzato per quanto concerne il ramo Rc auto e opera in altri ambiti. Confondersi però era facile, in quanto esiste una Ala Assicurazioni, omonima di quella austriaca, che invece opera in piena regola nel settore: la Ala Assicurazioni SpA, la cui sede si trova a Milano in via Porro Lambertenghi 7. Dunque, su un gioco di quasi totale omonimia (l’unica differenza di denominazione tra le due aziende sta nella SpA) è stata imbastita una truffa che poteva trarre in inganno decine di persone.
Ecco gli altri otto nomi della lista nera resa nota dall’Isvap: Aioi Motor and General Insurance Company of Europe Limited , Allianz Hungária Biztosító Részvénytársaság, Arisa Assurances S.A., Fomo Assicurazioni, Generali Versicherung AG, Generali Belgium S.A., HDI Direkt Versicherung AG che ha come intermediario Fin Planet s.p.a., Insurance Company Euroins AD. Come si può vedere, per queste truffe sono stati utilizzati o presi in prestito illecitamente tutti nomi di gruppi più o meno noti.
Dunque, il consiglio più vivo è che chiunque si trovi di fronte a una proposta molto allettante verifichi sempre sul sito www.isvap.it che la compagnia che sottopone la polizza abbia regolare autorizzazione. Chi invece dovesse aver sottoscritto una polizza con uno di questi gruppi fantasma deve essere consapevole dei rischi a cui va incontro: queste assicurazioni infatti non sono valide, non si ha copertura e in caso d’incidente l’automobilista è chiamato a rispondere di eventuali danni personalmente, in sede penale e civile. Chi si accorgesse di essere caduto in una truffa deve immediatamente sporgere denuncia alle varie autorità competenti e, subito dopo, sottoscrivere una nuova polizza accertandosi che essa non sia fasulla.
di Valerio Mingarelli
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