Senza differenze di costi le polizze sottoscritte da uomini e donne
Assicurazioni uguali per donne e uomini
31 ottobre 2012
A partire dal mese di dicembre nel settore delle assicurazioni ci saranno molti cambiamenti che possono essere tutti riassunti sotto la stessa voce “ No gender discrimination”, ovvero non più differenze tra uomini e donne. Saranno modificati secondo questa modalità i criteri con cui vengono definiti i premi di alcuni tipi di polizze, ad esempio le assicurazioni sugli infortuni, quelle sulla vita o anche Rc auto, per le quali non sarà più possibile fare differenze sulla base del sesso del contraente e quindi verranno immesse sul mercato tariffe indifferenziate per uomini e donne.
Otto anni orsono una direttiva europea aveva sancito il principio di uguaglianza di trattamento tra uomini e donne, ammettendo però alcune eccezioni a questa regola soprattutto nel settore delle assicurazioni dove veniva accettata una diversità di trattamento purché comprovata da osservazioni statistiche; ma a marzo dell’anno scorso la Corte di Giustizia europea ha accolto il ricorso di un’associazione belga di consumatori contro queste differenze stabilendo, in maniera definitiva, che non sarà più possibile alcuna eccezione nemmeno per le polizze assicurative.
Le differenze esistenti finora erano però stabilite da evidenze concrete: per le polizze vita sulla longevità maggiore delle donne, per quelle Rc Auto sul fatto che provocano meno incidenti e su quelle contro gli infortuni sul fatto che le donne hanno meno incidenti sul lavoro, per questo una polizza auto sottoscritta da donna poteva avere una differenza del 30% rispetto a quella di un uomo. Mentre le polizze come rendite vitalizie ed in generale tutte quelle collegate alla longevità avevano per le donne un costo maggiore.
Di fronte a questo imminente cambiamento è bene che i consumatori valutino e comparino le tariffe proposte da diverse compagnie poiché gli aumenti o le diminuzioni non avverranno in maniera identica ma ogni compagnia agirà in modo autonomo a secondo dei proprio bisogni tariffari.
di Vittoria Giannuzzi
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