Risparmio con l'auto storica
Auto d'epoca: fascino e risparmio
21 novembre 2012
Il settore dell'auto sta vivendo una crisi profonda: a pesare sulle finanze degli automobilisti sono soprattutto i costi di mantenimento come bollo, assicurazione e benzina. Non c'è scampo? No, esiste un modo per risparmiare: comprare un’auto d'epoca che permette di abbassare i costi di mantenimento non privando il proprietario del gusto di possedere una vettura di tutto rispetto.
Attenzione però, perché un'auto, per essere considerata d’epoca, deve essere immatricolata da più di vent'anni e deve essere riconosciuta come “d'epoca” tramite l'iscrizione nel Registro auto storiche. Avveratisi queste due precondizioni, ecco che si appalesano i benefici di possedere un'auto storica: agevolazioni sul bollo e un’assicurazione molto bassa, tra i 100 e i 170 euro l'anno, di gran lunga inferiore rispetto alla normale Rc auto (a parità di condizioni). Se a questo aggiungiamo che i costi di acquisto non sono quasi mai proibitivi ecco che possedere un'auto storica diventa un vantaggio in tutti i sensi.
Per questo, secondo l’Aci, le auto ultraventennali che oggi circolano in Italia sono raddoppiate in pochi anni, passando dai poco meno di 2,5 milioni del 2005, agli oltre 4,1 milioni del 2012. Un'impennata che registra anche l'Asi, l’associazione delle auto storiche, secondo cui nel 2001 le auto iscritte erano 55mila mentre oggi sono oltre 200.000. Altri dati Aci evidenziano che le rottamazioni sono diminuite del 5% e che, ogni cento auto nuove, ne vengono vendute 228 usate nel solo mese di agosto e 169 in otto mesi, da gennaio ad agosto. Sono tutti segnali della crisi persistente e dell'incapacità di un mercato dell'auto incapace di andare incontro alle esigenze di risparmio dei consumatori...
di Franco Canevesio
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