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Polizze: quando il fisco consente di detrarre il premio

27 lug 2023 | 4 min di lettura

Molti italiani hanno scelto di rinviare al rientro dalle vacanze estive il tradizionale “appuntamento” con il fisco, ossia con il 730. Quest’anno la scadenza per lavoratori dipendenti e pensionati è fissata al 2 ottobre 2023, leggermente più tardi del solito perché la data del 30 settembre (termine stabilito per la presentazione) cade di sabato. La scadenza è la stessa per chi presenta la dichiarazione precompilata e per chi invia il modulo ordinario compilato dal sostituto d’imposta, da un Caf o dal proprio commercialista.

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Il termine ultimo per chi presenta la dichiarazione con modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico) è fissato invece al 30 novembre 2023.

Uno dei quesiti più discussi al momento della presentazione è quello della detraibilità o meno dell’assicurazione auto. Ma a cosa si deve questo “tormentone”? Al fatto che nel corso degli anni le normative sono cambiate. Ecco quindi come regolarsi.

La normativa in vigore prima del 2013

Precisiamo subito: l’attuale normativa non è particolarmente generosa verso gli automobilisti, tranne in un caso. Sulla base della legislazione attuale non esiste più infatti la possibilità di dedurre dal 730 parte delle spese sostenute per l’assicurazione auto, prassi possibile fino alla dichiarazione dei redditi 2014. La legge, infatti, prevedeva la possibilità di portare in deduzione del reddito il contributo versato a favore del Sistema Sanitario Nazionale, per la parte che superava i 40 euro.

L’entrata in vigore del decreto legge 102/2013 ha eliminato questa possibilità. A oggi, le spese per un’assicurazione auto ordinaria, quindi la polizza Rc auto obbligatoria per legge**, non sono recuperabili** con la dichiarazione dei redditi.

Polizze e auto: quando è possibile inserire la detrazione Irpef

È venuta meno la possibilità di dedurre la polizza Rc auto dal 730, ma è possibile usufruire di altri benefici economici riconosciuti dallo Stato italiano sotto forma di detrazione Irpef per quanto riguarda le spese sostenute per le polizze vita o le polizze infortuni.

Sono detraibili dall’Irpef, nella misura del 19%, le spese sostenute per le polizze assicurative che prevedono il rischio di morte o di invalidità permanente non inferiore al 5%, da qualsiasi causa derivante (quindi anche da sinistro automobilistico). In questa casistica rientrano i premi versati per le assicurazioni contro gli infortuni relativi al conducente dell’auto; nello specifico si tratta di una garanzia accessoria, stipulata in aggiunta alla Rc obbligatoria  (che - è bene precisare - non copre i danni al conducente responsabile del sinistro), ed è calcolata su un ammontare massimo di 530 euro, tetto massimo che rimane tale anche in presenza di più contratti analoghi. L'importo massimo detraibile dall’Irpef, dunque, è pari a 100,70 euro (il 19% di 530 euro).

La soglia di 530 euro può essere innalzata in specifici casi:

  • assicurazioni a tutela delle persone con disabilità grave certificata, su una spesa massima di 750 euro;
  • assicurazioni per il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, su una spesa massima di 1.291,14 euro.

La detrazione fiscale spetta nella misura del 19% per chi percepisce un reddito inferiore ai 120mila euro annui.

Polizza detraibile solo per il soggetto assicurato ben identificato

Le detrazioni fiscali relative all’assicurazione sono quindi solo quelle relative a un’eventuale polizza vita o polizia infortuni del conducente, stipulata in aggiunta alla Rc auto obbligatoria.

Le polizze per cui spettano le detrazioni fiscali possono riguardare il dichiarante oppure un familiare a carico del dichiarante, basta che sul contratto sia espressamente indicato il conducente dell'auto.

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare 13/E del 2019, ha inoltre chiarito che “nel caso di polizze assicurative stipulate dal contraente relative all’autovettura, a copertura del rischio morte e invalidità del conducente terzo, la detrazione non spetta per il relativo premio se il soggetto assicurato non è individuato in quanto può essere un qualsiasi conducente del veicolo. La detrazione spetta, invece, qualora il conducente sia un soggetto individuato nella polizza auto e abbia i requisiti precedentemente elencati.”

In pratica la garanzia per gli infortuni non è detraibile se tutela chiunque sia alla guida e non un solo soggetto ben identificato; oppure un solo soggetto, ma che non sia né il dichiarante né un suo familiare a carico.

Indispensabile utilizzare pagamenti tracciabili

Quando si presenta la dichiarazione dei redditi occorre allegare copia del contratto e la ricevuta di pagamento del premio assicurativo, se invece si fa la precompilata online non si allega nulla. In ogni caso i documenti vanno conservati per i 5 anni successivi a quello di presentazione della dichiarazione.

Affinché si possa usufruire della detrazione del 19% è necessario che i pagamenti effettuati siano tracciabili, vale a dire siano stati effettuati tramite assegno, bonifico bancario, bollettino postale, MAV, carta di credito o bancomat.

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