Le nuove sfide del mercato assicurativo italiano
Opportunità e sfide per il settore assicurativo in Italia
28 agosto 2020
Un settore in trasformazione, che deve rispondere a sfide che non si esauriscono con il Covid ma coinvolgono concorrenza e cybersecurity. È il comparto assicurativo italiano visto dal Risk Radar 2020 del Global Insurance Law Connect. Il rapporto si concentra soprattutto sulle sfide regolatorie, che però non possono essere scisse del tutto dalla sfera commerciale. Sullo sfondo c'è sempre il Covid, che non ha solo modificato il mercato di questi mesi ma ha introdotto “nuove priorità”.
Le compagnie italiane censite sono 190, per un giro d'affari che supera i 160 miliardi di euro. Secondo il Risk Radar, “il mercato assicurativo italiano deve ancora affrontare incertezza economica e politica, bassi tassi di interesse, sfide normative, aumento della concorrenza”. E investire su “nuovi prodotti e innovazione tecnologica”. Si tratta di una serie di cambiamenti strutturali, che sta portando le compagnie a “ripensare le proprie strategie”.
Uno degli aspetti sottolineati dal rapporto è l'ingresso nel mercato assicurativo di nuovi attori: banche e fondi di private equity stanno acquisendo compagnie assicurative. L'ecosistema sta quindi diventando sempre più variegato e affollato. L'effetto immediato è una maggiore competitività, che preme al ribasso sui prezzi. Per conservare redditività, le compagnie devono quindi migliorare l'efficienza operativa. Tra le strategie utili per raggiungere questo obiettivo, il report indica una tendenza già in atto: al fiano di prodotti "tradizionali", come l'RC auto o le polizze vita, si sta sviluppando l'offerta di prodotti altamente specializzati che offrono coperture per cyber-attacchi e rischi meteorologici. Proprio l'esposizione dei sistemi informatici sarebbe, al momento, uno dei punti deboli: da una parte le aziende “non ne comprendono il reale impatto”; dall'altra “gli intermediari non sono abbastanza preparati per spiegare i reali vantaggi” di un'assicurazione che tuteli dai cyber-attacchi. Un'altra area sulla quale lavorare per limitare i costi è la gestione dei reclami, con l'obiettivo di ridurre l'impatto dei contenziosi. Quest'ultimo punto è particolarmente sentito in Italia, visto l'elevato volume dei sinistri. Una delle possibili soluzioni potrebbe essere “implementare le buone pratiche e collaborare con studi legati competenti e strutturati”.
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