Mondo Assicurazioni
I Suv sono le vetture che mettono più a rischio i pedoni
Ecco lo studio dell’Insurance Institute for Highway Safety
15 luglio 2020
Nonostante i numerosi progressi nella progettazione, i Suv di ultima generazione sembrano essere ancora più pericolosi per i pedoni rispetto alle auto normali. Questo il risultato di un nuovo studio dell’Insurance Institute for Highway Safety (IIHS), che ha analizzato un campione di 79 incidenti verificatisi in tre aree urbane nel Michigan per individuare i fattori di rischio di impatti mortali tra veicoli e pedoni.
Grazie ai progressi nella sicurezza stradale, il numero di persone uccise in incidenti automobilistici negli Stati Uniti è sceso da oltre 50 mila nel 1980 a 36.560 nel 2018. Nel decennio 2009-2018, tuttavia, il numero di pedoni uccisi sulle strade americane è aumentato del 53%, proprio mentre la quota di Suv in circolazione cresceva dal 21 al 29%.
Secondo i dati dell’IIHS, gli incidenti che coinvolgono pedoni sono diventati non solo più frequenti, ma anche più letali. Tra il 2009 e il 2016 i sinistri mortali a veicolo singolo che coinvolgono Suv sono aumentati dell’81%.
Un fattore di rischio fondamentale è quello della velocità del veicolo: negli incidenti analizzati, sia i Suv (che hanno costi di assicurazione mediamente più alti) sia le automobili che procedevano al di sotto delle 20 miglia orarie (circa 30 km/h) hanno provocato solo lesioni lievi ai passanti colpiti. A una velocità compresa tra 20 e 39 miglia orarie (tra i 30 e i 60 km/h), il 30% degli incidenti causati da Suv si sono dimostrati letali per i pedoni, contro il 23% di quelli provocati dalle altre tipologie di automobili. Oltre le 40 miglia orarie (circa 65 km/h), sono stati mortali tutti gli incidenti con Suv ma “solo” il 54% di quelli che hanno coinvolto altre vetture.
Negli incidenti analizzati, la maggior parte delle lesioni è stata causata da impatti con il paraurti, la griglia o i fari, che nei Suv si trovano in posizione considerevolmente più alta rispetto alla media delle auto. Oltre alla posizione, però, occorre considerare la forma della parte frontale del veicolo: un pedone viene colpito prima dal paraurti agli arti inferiori e poi anche dalla griglia all’altezza del bacino o del torace.
Secondo l’IHSS i risultati dello studio, per quanto parziali, forniscono prove rilevanti dell’importanza di modificare la progettazione dei Suv, in modo da aiutare a combattere l’aumento degli incidenti mortali pedonali in un periodo in cui la circolazione di questo tipo di vetture continua a espandersi. Disegnare veicoli con una forma anteriore più inclinata potrebbe, ad esempio, aiutare a limitare i danni, trasferendo meno energia al corpo del pedone.
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