Diritto di accesso qualificato in caso di sinistro: occhio ai termini di tempo
Si hanno 7 giorni prima della cancellazione dei filmati
23 novembre 2022
Brutte notizie per gli automobilisti. Questa volta non c'entra l'Rc auto e le sue tariffe, ma la viabilità e gli incidenti stradali. Infatti tra le ultime novità arrivate dai tribunali ad incidere sui guidatori quotidiani, una in particolare riguarda da vicino chi dovesse avere un sinistro in prossimità di una telecamera comunale. Ebbene, l'incidentato che vuole avere l'appoggio del mezzo elettronico dovrà non perdere la calma e attivarsi subito se vuole esercitare il suo diritto d’accesso qualificato.
Occhio ai limiti del diritto di accesso alle immagini
Chi viene coinvolto in un incidente ha diritto a ottenere copia di eventuali filmati che siano stati registrati da impianti di videosorveglianza comunale nelle vicinanze. Questo diritto, però, può essere limitato da una sola cosa: che il filmato sia stato cancellato perché sono stati superati i termini legali di conservazione.
In pratica, chi richiede il filmato lo fa con troppa calma, tanto che scadono i termini e il filmato non c'è più perché è stato cancellato dalle autorità (legittimamente).
Una settimana e non oltre
Questa dei termini di tempo è cosa talmente importante che ha necessitato di una pronuncia del Tar del Lombardia, sezione di Brescia II. Con la sentenza n. 974 del 20 ottobre 2022, infatti, i giudici hanno specificato che il diritto d’accesso ai filmati delle telecamere comunali è, sì, esercitabile ai sensi dell’art. 22 della legge 241/1990 ma solo “fino a quando la pubblica amministrazione ha l’obbligo di detenere i documenti”: ossia, come nel caso di specie, fino al massimo di sette giorni.
In pratica, c'è una settimana di tempo, in caso di sinistro, per esercitare il diritto a accedere ai filmati delle telecamere comunali che potrebbero avere ripreso il sinistro.
Il caso di specie che ha portato a una pronuncia del Tar
La decisione del Tar della Lombardia è arrivata sulla scia di una denuncia. Un utente, infatti, ha fatto un incidente senza feriti: per questo, ha richiesto al Comune di Brescia il rilascio dei filmati ripresi da una telecamera posizionata sulla via dove il sinistro era avvenuto. Il fatto è che tale richiesta è stata esercitata dopo qualche mese dal sinistro. Il Comune ha opposto il rifiuto ad accedere ai filmati: un no derivante dalla cancellazione del filmato stesso e dalla disposizione interna che inibisce l’esercizio del diritto d’accesso agli incidenti senza feriti.
A questo punto l’interessato ha proposto alcune censure al collegio giudicante: il Tar, però, ha confermato il no, dichiarando l’improcedibilità a causa di una “istanza di accesso tardiva”.
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