Auto con targa estera: le nuove regole per circolare in Italia
21 feb 2022 | 2 min di lettura
Si cambia: arrivano in Italia nuove regole per i possessori di auto con targa estera. Due le modifiche più importanti: la prima, già in vigore dal primo febbraio, riguarda chi trasferisce la propria residenza nel nostro Paese ed è proprietario di un mezzo con targa dello Stato di provenienza; la seconda, che scatta dal 18 marzo, istituisce nuove regole per contrastare i “furbetti delle targhe estere”.
Per i nuovi residenti in Italia
Cosa succede a chi si trasferisce in Italia e ha un veicolo immatricolato nel Paese d'origine? Può circolare liberamente per tre mesi, ovviamente accompagnato da assicurazione e dagli altri documenti obbligatori per legge. Allo scadere di questo periodo transitorio, deve immatricolare il mezzo nell'Archivio nazionale veicoli (cioè, in altre parole, dotarlo di targa italiana).
Sanzioni ed eccezioni
Per chi infrange le regole, è prevista una multa di 400 euro, il ritiro della carta di circolazione e l’obbligo di immatricolare il veicolo o di portarlo all’estero.
Ci sono delle eccezioni: non è tenuto a cambiare chi è residente in Italia ma lavora in uno Stato limitrofo o confinante. Sono esentati dall'obbligo anche i residenti nel Comune di Campione d'Italia, il personale civile e militare dipendente da pubbliche amministrazioni in servizio all'estero, il personale delle forze armate e di polizia in servizio all'estero.
La stretta contro i furbetti
Le eccezioni, però, si sono trasformate in passato in scappatoie. Ecco perché scatteranno nuove norme anti-furbetti, che per ragioni economiche o fiscali guidano veicoli intestati ad altre persone e immatricolati all'estero.
Dal 18 marzo, tutte le vetture con targa estera saranno soggette a un obbligo fino a ora destinato ai veicoli in leasing o in locazione presso un’impresa costituita nella Ue o nello Spazio economico europeo senza sede in Italia: i mezzi dovranno avere a bordo documenti che certifichino a quale titolo e per quanto tempo il mezzo è affidato alla persona che lo sta guidando. Se i giorni all'anno (anche non consecutivi) sono meno di trenta, la documentazione sarà sufficiente. In caso contrario, scatterà l'obbligo di registrazione al Pra.
Le nuove sanzioni
In caso di irregolarità, scatteranno delle multe progressive: prima i 250 euro e l'obbligo di fornire i documenti entro 30 giorni. Se risulterà essere un mezzo che avrebbe già dovuto essere registrato al Pra, scatteranno una seconda sanzione da 712 euro e il ritiro della carta di circolazione. Se invece il conducente non porterà alcun documento, la multa sarà di 727 euro.
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