Assicurazioni e InsurTech verso una nuova collaborazione
Ecco cosa è emerso dal primo World InsurTech Report
16 ottobre 2018
Stando a quanto reso noto dalla prima edizione del World InsurTech Report curato da Capgemini in stretta collaborazione con Efma, il settore dell’insurance technology sta assumendo sempre più importanza ai giorni d’oggi, raccogliendo feedback positivi anche in settori che in un primo momento ne erano rimasti esclusi. I numeri parlano chiaro: gli investimenti nell’InsurTech tra il 2014 e il 2017 hanno registrato una crescita del +36,5%.
È arrivato dunque anche per il mondo assicurativo il momento di valutare tale opportunità; secondo il report, infatti, i player di questo comparto ritengono ormai indispensabile l’apporto dell’InsurTech per creare prodotti di copertura e protezione innovativi. Dall’Rc Auto alle polizza salute, dalle assicurazioni viaggio a quelle casa, l’insurance technology permette di definire una nuova customer experience, e quindi una più alta efficienza, ma rappresentano al contempo anche uno stimolo nell’introduzione di nuovi modelli di business.
Il 96% degli operatori assicurativi intervistati ha dischiarato di essere fortemente orientato verso la creazione di forme di collaborazione con questo nuovo contesto, attraverso principalmente partnership e un approccio di tipo Solution as a Service. Il 77,9% sostiene di volere sviluppare un sodalizio tra le due parti con lo scopo di creare nuove soluzioni.
Collaborazioni che porterebbero di contro tutta una vasta serie di vantaggi: oltre al 77,2% degli operatori interessato alla customer exoperience, il 59,5% ha indicato un time to market più rapido, il 46,8% l’apporto di nuove competenze digitali e il 40,5% un vero e proprio vantaggio competitivo.
Questo rapporto evidenzia bene come sia le Assicurazioni che le InsurTech ritengano questa possibile cooperazione un’opportunità concreta di successo, in grado di portare ad un’evoluzione positiva l’attuale sistema assicurativo, trasformando l’approccio dei consumatori verso questi prodotti, che si farebbero più appetibili. Solamente così ci si potrà garantire un buon posizionamento in un mercato sempre più ricco e competitivo. Ma non è tutto, tra i nuovi competitor delle compagnie tradizionali nell’immediato futuro si dovrà cominciare a considerare le combinazioni tra aziende manifatturiere e BigTech come, ad esempio, nel caso di Amazon ritenuto come un potenziale “pericolo” nell’81% degli intervistati.
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