Ania, nel 2011 cala la raccolta
Ania, la raccolta assicurazioni è in calo anche nel 2011
3 aprile 2012
Secondo i dati Ania il 2011 è stato l'annus horribilis per le assicurazioni, che hanno fatto un deciso passo indietro rispetto al 2010 per quanto concerne la raccolta complessiva. L'anno scorso le assicurazioni stipulate in Italia hanno toccato i 110 miliardi di euro, in discesa del 12,2% rispetto alla raccolta 2010, con una perdita in termini reali del 14,5%.
Netta è la diminuzione della raccolta premi nel comparto vita, che scende del 18%, mentre regge come può il ramo danni, che chiude il 2011 in aumento del 2,6%. In termini contabili, la variazione nei premi del settore danni è stata pari al +2,1% mentre la variazione totale dei premi dei rami vita e danni è pari al -12,3%.
La frenata delle polizze vita prosegue anche nel 2012: a gennaio i nuovi premi hanno fruttato 3,4 miliardi di euro, il 38,6% in meno rispetto al gennaio del 2011. A penare di più, subendo il calo maggiore, sono le polizze rivalutabili, le più tradizionali - quelle che garantiscono il rendimento minimo annuo - che rappresentano l’86% del totale. Il 14% delle polizze invece è costituito da assicurazioni unit agganciate a fondi d'investimento e da index linked legate agli indici di borsa. Vanno invece in controtendenza i prodotti previdenziali finalizzati alla pensione integrativa, incrementati del 16% rispetto al gennaio 2011.
Per quanto concerne i luoghi di raccolta, il 67% delle nuove assicurazioni viene firmata agli sportelli bancari e agli uffici postali, mentre il 18% viene siglata dai promotori finanziari e il 15% dagli agenti.
Sono tutti numeri che fanno riflettere, aiutando a comprendere la situazione economica degli italiani. I quali, secondo alcune indagini, non stipulano polizze assicurative perché non riescono a pagarle e non perché le ritengono poco importanti.
di Franco Canevesio
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