Assicurazione RCA sulla patente: ecco i pro e i contro
1 nov 2013 | 2 min di lettura

Per contrastare il rincaro dell'rc auto, oltre a tutte le nuove misure del governo Letta, è partita un campagna via web. Molti automobilisti italiani si dichiarano insoddisfatti dai costi attuali dei premi e vorrebbero optare per la semplificazione della polizza assicurativa non più da associare al veicolo ma direttamente alla patente.
Il tema nuovo dunque è quello dell'assicurazione sulla patente, sistema già adottato in altri Paesi che sembra garantire l'abbattimento dei costi, la riduzione di un fenomeno tipicamente italiano e in espansione come le truffe alle compagnie di assicurazioni e la possibilità di stabilire un premio effettivamente più meritevole.
In questo momento il calcolo dell'rc auto si basa su tre parametri: bonus/malus, la zona di residenza e il tipo di veicolo. La proposta di un'assicurazione legata alla patente degli automobilisti circolanti sulle strade del nostro Paese non andrebbe più a coprire il terzo parametro assicurativo, cioè il tipo di veicolo, ritenuto però molto importante dalle compagnie visto che le statistiche dimostrano che chi possiede un'auto da più di dieci anni ha molte più probabilità di fare incidenti.
I problemi sono legati proprio a questo terzo parametro, il tipo di veicolo, che non verrebbe più preso in considerazione, come avviene attualmente, per il calcolo del premio dell'rc auto, sostituito dalla patente tout court. Ma mentre residenza e bonus/malus sono facilmente calcolabili, calcolare il terzo parametro sulla base della patente sembra impossibile.
Non solo: se il terzo parametro non fosse più il tipo di veicolo ma la patente del guidatore, si determinerebbe facilmente l'incongruenza per cui un veicolo vecchio di dieci anni (o uno scooter con la stessa anzianità di servizio) si ritroverebbero a pagare un premio polizza identico rispetto a un'auto nuovissima.
Gli automobilisti italiani, sul web, si dicono invece convinti che un sistema di questo tipo, con la polizza rapportata alla patente e non al veicolo avrebbe comunque dei vantaggi. I consumatori, per esempio, non sarebbero più obbligati a stipulare alcuna nuova polizza ogni anno e ogni volta che cambiano la macchina. Evidente poi, secondo gli automobilisti della rete, la possibilità di ottenere più facilmente diminuzioni dei premi e, finalmente, un abbattimento certo delle truffe del settore assicurativo, visto che il sinistro riguarderebbe solo la persona e non più il veicolo.
di Franco Canevesio
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