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Meno incidenti, più pirati

6 feb 2015 | 4 min di lettura

meno incidenti piu pirati

Sono stati resi noti i dati del 2014 elaborati dall’Osservatorio il Centauro-Asaps, l'Associazione sostenitori ed amici della polizia stradale, i quali attestano che in Italia sono aumentati gli episodi di pirateria, nonostante il calo generale degli incidenti stradali. Secondo i numeri riportati dall'Osservatorio, che prende in considerazione solo gli atti di pirateria più gravi, nel corso dell'anno passato si sono verificati 1.099 episodi di omissioni di soccorso, 36 in più, cioè il 3,7% in più rispetto ai 973 episodi del 2013, con 119 persone uccise e 1.224 feriti.

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Gli episodi che Asaps passa al setaccio ormai da otto anni sono i più gravi: il 57,8% degli autori è smascherato, il 42,2% rimane ignoto. Sulle 1.009 inchieste avviate, 583 hanno portato a identificare il responsabile che, in 121 occasioni (il 20,8% delle individuazioni) è stato anche arrestato: una buona media anche se nel 2013 gli arresti furono 146, cioè il 26,9% delle individuazioni.

Effetto alcol e droga. Su tutti questi episodi, dicono da Asaps, pesa l’ombra di alcol e droghe: in 114 casi (pari al 19,6%) è stata accertata la presenza di alcol o droga, ma il dato, dicono gli esperti, va preso per difetto prima di essere considerato attendibile. Anche perché bisogna tenere presente che la positività ai test si riferisce solo a episodi di pirateria che abbiano portato poi all'identificazione istantanea del  responsabile, cioè a 583 casi su 1.009. Spesso succede che il pirata della strada venga identificato qualche giorno dopo l'avvenuto incidente: a quel punto non ha più senso sottoporre il sospetto al controllo alcolemico o al narcotest, visto che sono trascorse troppe ore o troppi giorni dall’evento.

In tutto, 116 sono stati gli eventi mortali (l'11,5%), mentre 893 (cioè l'88,5%) sono stati quelli che hanno determinato lesioni, con 119 vittime e 1.224 persone all'ospedale.

Lo studio tiene anche conto della presenza di pirati stranieri, definiti “attivi”: nel 2014 sono stati 141, il 24,2% dei 583 identificati: 111 sono stati invece gli stranieri soggetti passivi di episodi di pirateria, l’11% del totale, tra feriti e deceduti.

**Pirati diurni.**Secondo l'Osservatorio, contrariamente a quanto si crede, l’84,3% degli atti di pirateria si verifica di giorno. I pedoni sono stati la categoria più tartassata, con 410 vittime: 46 morti, cioè il 38,6% del totale decessi e 414 feriti (il 33,8%). A pagare il prezzo più alto per questi episodi sono, sempre di più, le categorie deboli, soprattutto bambini e anziani: nel 2014 i minori coinvolti sono stati 132 e 152 gli anziani, rispettivamente il 13,1% e il 15,1% del totale. I minori con meno di 14 anni, cioè i bambini, sono stati in tutto 81: cinque sono rimasti uccisi (il 4,2%) e 76 sono feriti (il 6,2%).

Aumentano anche le vittime che viaggiano a bordo di biciclette: 155 gli episodi, 24 i decessi (il 20,2%) e 145 i ricoveri (l'11,8%).

**Lombardia pirata.**La geografia degli episodi di pirateria vede al primo posto in questa classifica non certo esaltante la Lombardia, con 141 episodi accertati, pari al 15,9% del totale. Segue, al secondo posto, l’Emilia Romagna con 105 episodi (11%), terza il Veneto con 94 episodi e il Lazio con 92 eventi. Ancora dietro la Campania (88 episodi), la Toscana (71 episodi), la Sicilia (70 incidenti) e la Puglia (66 incidenti). Solo un caso di pirateria in Basilicata e due casi in Valle D’Aosta. Da sola, Roma ha collezionato 39 atti di pirateria considerati gravi, pari al 3,9% del totale.

**L’identikit del pirata.**Perlopiù si tratta di uomini, tra i 18 e i 45 anni: solo 62 le donne, sette in meno rispetto al 2013, pari al 10,6%. Quasi tutti, compiono questi atti sotto l’effetto di sostanze alcoliche o di sostanze stupefacenti: per questo, una volta commesso il fatto, decidono di fuggire. Tra i fattori di fuga maggiormente “gettonati”, la paura di perdere punti della patente e il timore della confisca del documento di guida. Secondo l'Osservatorio però sono in crescita i casi di veicoli che girano con l'RC auto scaduta o con il tagliando assicurativo falso, circostanza accertata in 52 casi, il 9% dei casi rilevati, anche se la cifra, probabilmente, va considerata più elevata.

Le pene. Chi viene catturato dopo un atto di pirateria stradale ha pene inconsistenti, secondo l'Osservatorio: da tre mesi a tre anni. Soltanto in caso d'incidente mortale con fuga, la pena che si rischia è quella di rimanere in cella per un certo periodo. Per i 119 pirati della strada che hanno ucciso nel 2014 non si ha notizia di carcere, nemmeno in caso di ubriachezza o di droga. Per chi ha ucciso e si è dato alla fuga, dice l'Osservatorio Asaps, la condanna media è definita “irridente”: 2 anni e 4 mesi.

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