Mercato auto: a marzo un salto del +40,8%
6 apr 2023 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Il mercato auto continua la sua corsa. A marzo 2023 le vetture immatricolate sono state 168.294, con una crescita anno su anno del 40,8% e circa 40 mila unità in più rispetto ai livelli dei due mesi precedenti. Il salto degli ultimi 30 giorni è dovuto a un generale miglioramento della catena di approvvigionamento, che aveva influenzato negativamente l’andamento delle vendite, anche se l’eclatante +40,8% su marzo dell’anno scorso è dovuto soprattutto a un marzo 2022 debolissimo (aveva registrato -29,7% su marzo 2021).
In ogni caso il buon andamento di questo mese, che potrebbe avere delle ripercussioni positive anche per il mercato delle polizze Rc auto, porta a crescere tutto il primo trimestre 2023 al 26,2% con 427.019 immatricolazioni rispetto alle 338.316 del gennaio-marzo 2022.
Le alimentazioni preferite
Come sempre è di particolare interesse vedere che tipo di vetture sono state acquistate. Tutti gli incentivi sono stati impostati per favorire l’elettrico e convincere sempre più italiani ad abbandonare diesel e benzina. In effetti le auto elettriche sono andate bene: +81,5% anno su anno, portando la loro quota sul totale delle nuove immatricolazioni al 4,8%.
Le auto tradizionali però non perdono troppo terreno:
- Benzina: +45,9%, con una penetrazione in crescita al 28,4%;
- Diesel: +35,1%, anche se la buona performance risulta comunque inferiore al passato e la quota sul totale delle auto vendute scende al 20,3%;
- Gpl: +15%, anche loro vedono diminuire la penetrazione dal 9,3% al 7,6%;
- Ancora un crollo per le vetture a metano: -85,8% e rappresentano ormai una quota marginale del totale, lo 0,1%;
- Ibride: +48,2% con una quota di mercato del 34,5% (in salita). Le ibride plugin guadagnano il 19,6%, perdendo però quote di mercato (dal 5,1% al 4,3%).
Il commento degli analisti
L’Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), si sofferma proprio sul tema della transizione ecologica, sottolineando come le polemiche dell’ultimo periodo relative allo stop voluto dall’Ue alla vendita di auto ad alimentazione tradizionale per il 2035 non aiutino a guidare le scelte dei consumatori. Numerosi esponenti istituzionali erano infatti intervenuti sul tema con accenti critici. Secondo l’Unrae questa della transizione è un’opportunità che va colta e sostenuta, pur sottolineando che ci sia ancora bisogno di un forte sostegno e di incentivi governativi perché diventi una realtà più solida anche in Italia.
Il nostro Paese infatti sta continuando ad accumulare ritardo rispetto agli altri Paesi europei e rischia di trovarsi impreparato all’arrivo della fatidica scadenza. Insomma sono ancora troppe le auto a benzina e a diesel nei dati di vendita, siamo chiamati a scelte più coraggiose.
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