Auto storiche: addio alla RC Auto tradizionale, arriva la polizza “statica”
1 dic 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian Toscano

Negli ultimi anni il tema dell’assicurazione per auto e moto storiche è diventato sempre più discusso, complice l’aumento dei mezzi d’epoca circolanti e il quadro normativo in rapida evoluzione. Con il nuovo decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 4 dicembre 2025, cambia ancora una volta il perimetro dell’obbligo assicurativo. La novità principale riguarda i veicoli storici, che non dovranno più essere coperti da una RC Auto tradizionale, potendo invece ricorrere a schemi alternativi basati sul cosiddetto “rischio statico”. Una svolta che interessa oltre 300.000 mezzi tra auto e moto d’epoca presenti in Italia.
Perché cade l’obbligo della RC Auto per le auto storiche
Il nuovo provvedimento nasce per colmare una lacuna del quadro normativo precedente e per adeguarsi meglio alla direttiva europea 2021/2118. I veicoli d’epoca hanno caratteristiche d’uso molto particolari: sono spesso custoditi in garage, esposti in musei, esibiti in raduni sporadici. Di conseguenza presentano un tasso di sinistrosità nettamente inferiore ai veicoli utilizzati nella vita quotidiana.
Il decreto consente quindi ai proprietari di adempiere all’obbligo assicurativo attraverso formule alternative che assicurino comunque il risarcimento eventuale dei danni a terzi, ma con costi e modalità proporzionati al reale utilizzo del mezzo.
In particolare, le nuove formule assicurative potranno essere costruite attorno al concetto di rischio statico, cioè il rischio che il veicolo — pur fermo o esposto — possa causare danni (ad esempio incendio, corto circuito, caduta da supporti).
Tra gli elementi che hanno guidato la riforma spiccano:
- necessità di evitare costi assicurativi eccessivi per mezzi utilizzati pochissimo;
- allineamento alla normativa europea;
- tutela dei soggetti eventualmente danneggiati tramite indennizzi adeguati.
Le altre deroghe previste: veicoli inidonei, mezzi stagionali, competizioni
Il decreto non riguarda solo le auto storiche, ma interviene anche su altri casi in cui l’obbligo assicurativo viene rivisto o modulato.
Veicoli non idonei all’uso
Niente obbligo assicurativo per i mezzi che non possono essere utilizzati in modo stabile, come:
- veicoli in stato di rottame;
- veicoli privi di motore o di altre parti essenziali.
La deroga, invece, non vale se si tratta di guasti temporanei o parti facilmente reinseribili (ruote, batteria, carburante mancante).
Mezzi a utilizzo stagionale
Per veicoli utilizzati solo in periodi specifici viene introdotta la possibilità di stipulare polizze infrannuali, più economiche e flessibili. È il caso di mezzi come i motoscafi, ma non è chiaro se questa formula può essere estesa anche ai motocicli.
Competizioni sportive
Gli organizzatori potranno utilizzare soluzioni assicurative alternative alla RC Auto classica, scegliendo coperture generali per la responsabilità civile.
Cosa cambia per i proprietari e per il mercato assicurativo
La riforma apre un capitolo nuovo per gli appassionati di auto storiche, ma anche per le compagnie assicurative, chiamate ora a sviluppare prodotti più mirati. L’eliminazione dell’obbligo di RC Auto tradizionale renderà più semplice e meno costoso mantenere un mezzo d’epoca, pur continuando a garantire un sistema di indennizzo.
Questo cambiamento potrebbe avere effetti positivi anche sul mercato, con nuove polizze dedicate e una maggiore segmentazione dell’offerta. Allo stesso tempo, la distinzione tra rischio statico e dinamico richiederà maggiore attenzione nella consulenza assicurativa, soprattutto per chi utilizza il veicolo in occasione di raduni, sfilate o brevi spostamenti.
In prospettiva, la riforma lascia intravedere una possibile evoluzione dell’intero comparto RC Auto, sempre più orientato a tariffe proporzionate all’uso reale del veicolo.
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