Italia, crolla il tasso di motorizzazione: -16% in 10 anni
27 nov 2017 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.

La mobilità è cambiata e continua ad essere in forte evoluzione. Uno dei dati più sorprendenti diffusi negli ultimi giorni riguarda il tasso di motorizzazione in Italia, crollato in 10 anni (2005-2016) dal 53% al 37% proprio nella fascia d'età più dinamica, quella dai 18 ai 45 anni. I dati sono un'elaborazione dell'Ania in occasione del meeting “Innovazione e mobilità” che mostrano come il numero di persone che possiede un'auto personale sia fortemente diminuito e tutto questo a causa dei forti cambiamenti nel mondo della mobilità, anzitutto il car pooling con 2,5 milioni di utenti e del car sharing con una media di 5.600 noleggi al giorno.
Ciò non vuol certo dire che quello della mobilità sia un mercato in discesa, tutt'altro. A novembre sono cresciute ancora le immatricolazioni sul mercato italiano, con 156.458 autovetture nuove registrate, in aumento del 6,8% rispetto allo stesso mese del 2016. Il mercato italiano, dunque, si mantiene tonico nell’ultimo trimestre dell’anno con un risultato per l’intero periodo in crescita – da gennaio a novembre – dell’8,7% rispetto al 2016. Ma anche tra questi dati è ravvisabile un trend interessante, a conquistare infatti è il noleggio, che, grazie alla spinta sia di quello a breve termine (+41,6%) che del lungo termine (+26,4%), chiude il mese di novembre con 30.709 immatricolazioni, in crescita del 29,7% e una percentuale sulle registrazioni complessive del 19,4% (+3,6 punti percentuali).
In sostanza il mercato dell'auto è stato sostituito da un concetto più ampio: il mercato della mobilità, che è sempre più interconnessa con i mezzi pubblici, i treni, il bike sharing e quant'altro. Questo concetto allargato vale complessivamente circa il 20% del Pil italiano. Una bella porzione.
Ulteriori cambiamenti ci saranno, ma il valore continuerà a rimanere alto perché le persone avranno sempre bisogno di muoversi anche se cercheranno di farlo in modo sempre più efficiente. Ovviamente con il rinnovarsi delle abitudini, il panorama assicurativo è costretto a rivoluzionarsi con prodotti sempre più specifici e tagliati sulle esigenze di ciascuno. Forse è ancora presto per vedere il tramonto della RC Auto così come la conosciamo, ma di sicuro sempre meno persone sono disposte a pagare per un prodotto generico: acquistare una polizza assomiglierà sempre di più a farsi un abito su misura.
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