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Incentivi auto 2025, pubblicato il decreto

8 set 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.

Auto elettrica ricarica colonnina

Pubblicato il decreto che disciplina i nuovi incentivi auto. Tante le novità, a partire dall’introduzione di regole e criteri di accesso piuttosto selettivi. L’obiettivo dichiarato è favorire la sostituzione dei veicoli più inquinanti e accelerare la diffusione delle auto elettriche, ma non tutti i cittadini potranno beneficiarne. Infatti, i bonus saranno limitati a chi vive nelle cosiddette Aree urbane funzionali (FUA), territori definiti dall’Istat che comprendono città con almeno 50.000 abitanti e le relative zone di pendolarismo. Una scelta che riduce il bacino dei potenziali beneficiari a circa la metà della popolazione italiana.

RC Auto: risparmia fino a 500€*
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Chi può accedere agli incentivi

Gli incentivi sono destinati a due categorie principali:

  • Persone fisiche residenti nelle FUA;
  • Microimprese con sede legale nelle stesse aree, con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo massimo di 2 milioni di euro.

Per accedere al contributo è obbligatoria la rottamazione di un veicolo fino a Euro 5, posseduto da almeno sei mesi (anche da un altro componente del nucleo familiare per i privati). L’auto elettrica acquistata non potrà superare i 42.700 euro IVA inclusa.

Per i privati, l’importo varia in base all’ISEE:

  • fino a 30.000 euro, incentivo massimo di 11.000 euro;
  • tra 30.001 e 40.000 euro, massimo 9.000 euro.

Per le microimprese l’incentivo è strutturato diversamente:

  • contributo pari al 30% del prezzo di acquisto di un veicolo commerciale elettrico (furgoni leggeri o medi);
  • tetto massimo di 20.000 euro;
  • possibilità di richiedere l’incentivo per al massimo due veicoli.

Come funziona la piattaforma digitale

Il processo di richiesta sarà interamente digitale. A gestirlo sarà una piattaforma online sviluppata da Sogei per il Ministero dell’Economia:

  • la domanda dovrà essere inserita direttamente dall’acquirente;
  • lo sconto sarà applicato al momento dell’acquisto, senza attese;
  • sarà il concessionario a gestire il rimborso dell’incentivo tramite la piattaforma;
  • i tempi sono stringenti: entro 30 giorni dovranno essere completati la validazione del bonus e la rottamazione del veicolo.

Una misura che divide

La novità principale del decreto è la limitazione geografica: solo i residenti nelle 83 FUA italiane – circa 1.892 comuni – possono accedere agli incentivi. Questo significa che oltre 26 milioni di cittadini restano esclusi.

Il Ministero dell’Ambiente giustifica la scelta con l’esigenza di ridurre l’inquinamento proprio nei centri urbani, dove traffico e qualità dell’aria sono più critici. Tuttavia, resta il dubbio sull’efficacia complessiva della misura: se lo scopo è sostituire i veicoli inquinanti con auto elettriche, perché escludere metà della popolazione? Per chi rientra nei requisiti, però, l’opportunità è concreta: fino a 11.000 euro di sconto immediato per acquistare un’auto elettrica nuova e contribuire alla transizione ecologica.

Le ripercussioni sull’assicurazione

Per chi non dovesse rientrare nel bonus, o chi nonostante gli incentivi non può comunque cambiare l’auto è sempre possibile risparmiare sulla RC Auto, un costo non indifferente che riguarda tutti i veicoli: dai più inquinanti a quelli di ultima generazione. Certamente un veicolo nuovo viene premiato dalle compagnie assicurative, non tanto per l’aspetto ecologico, quanto per le migliori dotazioni in termini di sicurezza e prevenzione di incidenti, ma anche restando con lo stesso veicolo, scegliere una polizza più adatta alle proprie esigenze può portare a risparmi significativi.

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