Assicurazioni moto: ecco perché sono così care
8 ago 2016 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Chiunque abbia la passione delle due ruote, dallo scooter al bolide di grossa cilindrata se n'è subito reso conto: la polizza per le moto è molto più cara rispetto a quella per l'auto. Sicuramente c'è un discorso di maggiore pericolosità, un incidente anche banale sulla moto porta facilmente con sé anche danni alle persone, ma il motivo principale sembra essere un altro, almeno stando allo studio messo a punto dall'Università Luiss di Roma e commissionato da Confindustria ANCMA (la sezione dell'associazione di imprenditori che si occupa del ramo, ANCMA infatti sta per Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori).
Lo studio analizza il periodo dal 2007 a oggi, ovvero da quando è entrato in vigore il sistema del risarcimento diretto. Prima di quella riforma di legge dopo un incidente a risarcire era la compagnia assicurativa di chi nell'incidente aveva colpa, in seguito il risarcimento è sempre avvenuto direttamente dalla propria compagnia che poi si rifà sulle altre. Un ottimo sistema che ha notevolmente abbreviato i tempi del risarcimento e avuto effetti positivi sulle tariffe, ma ha come corollario un effetto distorsivo per la categoria dei motociclisti, pari, sempre secondo lo studio Luiss, a 57 milioni di euro. Cifra che pesa in negativo su tutta il settore e fa alzare i prezzi della polizza per le due ruote. Perché? Perché è molto frequente che i sinistri avvengano tra veicoli di categoria differente (un'auto e una moto per farla breve) e normalmente i danni per le auto sono superiori, con una disparità di somme che alla fine pesa sui motocicli. Il rimborso avviene a forfait, per cui il motociclista verrà rimborsato con una somma sicuramente inferiore al danno subito che arriva dall’altra compagnia, mentre la sua sarà costretta a integrare l’importo mancante. Alla fine la compagnia si rivarrà sul suo cliente aumentando il premio l’anno seguente.
In generale in Italia il costo di una polizza è in media superiore dell'86% rispetto alle tariffe dei principali Paesi europei e corrisponde al 56% del costo di gestione del veicolo; incide, in media, fino al 50% del prezzo di acquisto di uno scooter.
Ecco perché dati alla mano Confindustria ANMCA (che ovviamente è di parte e tutela gli interessi della propria categoria ma che lo fa con i dati di uno studio indipendente) chiede di rivedere questo sistema in modo che non penalizzi il segmento due ruote.
“Recentemente si nota una diminuzione del prezzo delle polizze per motocicli e ciclomotori – commenta Gennaro Olivieri, professore emerito dell'Università LUISS e coordinatore della ricerca, - ma ciò è dovuto alla diminuzione dei prezzi dell'intero comparto della RCA rimanendo, quindi, comunque il problema messo in evidenza dalla Ricerca effettuata”.
Articoli recenti

RC Auto: arriva il modulo CAI digitale per la gestione dei sinistri

Rinnovo della patente: guida completa ai documenti e alle procedure

Ponti di aprile in sicurezza: consigli per il viaggio in auto

Mercato auto a marzo 2025: tra riprese e sfide globale
Guide sulle Assicurazioni

Assicurazione per moto con cilindrata 400cc

Assicurazione per moto con cilindrata 300cc

Assicurazione per moto con cilindrata 250cc

Cosa succede alla propria classe di merito quando si noleggia un’auto
Compagnie e intermediari assicurativi
Scopri le compagnie che operano nel mercato italiano e quali sono i prodotti che offrono.