10 set 2018 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
L'intento è chiaro: mettere fine una volta per tutte ai drammi di bambini che muoiono perché dimenticati nell'auto dal genitore distratto. Con questo proposito nasce la legge voluta dal ministero dei trasporti sui seggiolini anti abbandono. Approvato alla Camera, il provvedimento per diventare legge dovrà passare al vaglio anche del Senato. Se tutto andrà come dovrebbe, tale legge imporrà l’obbligo dal primo gennaio 2019 di montare sulle auto seggiolini salva bebè, equipaggiati con dispositivi acustici e luminosi, che ricordino la presenza del bambino a bordo.
Una volta entrata in vigore chiunque viaggi in auto con un bambino di massimo 4 anni dovrà adottare un seggiolino provvisto di dispositivi anti abbandono, pena la sanzione pecuniaria di 81 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Sanzione amministrativa che in caso di recidiva nell’arco dei due anni porta alla sospensione della patente da un minimo di 15 giorni a un massimo di 2 mesi.
Sul mercato non mancano apparecchiature in grado di avvertire i genitori che si sono dimenticati il bimbo, funzionano tutti quanti più o meno alla stessa maniera. I sensori installati rilevano la presenza dell'infante a bordo e, a seconda del modello, possono azionarsi in diversi modi: o tramite un avviso acustico quando l'auto viene spenta o mandando sms a numeri predefiniti. Una delle soluzioni proposte è un collegamento bluetooth che si collega allo smartphone del guidatore grazie a una app progettata appositamente. Il costo di questi apparati va dai 150 ai 350 euro.
Le cifre dicono che in Italia, dal 1998 ad oggi, sono stati ben 7 i piccoli deceduti dopo essere stati dimenticati in macchina. Numeri ancora più agghiaccianti arrivano dagli USA, dove ogni anno sono circa 38 i bambini che perdono la vita in simili circostanze, comunque completamente evitabili proprio grazie all’uso di sistemi integrati sui veicoli.
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