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Salone dell’Auto di Torino 2025 tra elettrico, Cina e nuove sfide per le assicurazioni

6 ott 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.

auto elettrica

Il Salone dell’Auto di Torino 2025 si è concluso da pochi giorni e ha lasciato dietro di sé l’entusiasmo di chi ama le auto, ma anche tanti interrogativi aperti sul futuro. Non è stata solo una rassegna di motori e carrozzerie, ma una finestra aperta su come cambierà il nostro modo di guidare, di pensare la mobilità e persino di assicurare un’auto. L’elettrificazione, la crescita dei costruttori cinesi e l’evoluzione della tecnologia di bordo hanno dominato la scena, ma a Torino si è parlato anche di fiducia, sostenibilità e sicurezza. Temi che non riguardano solo i produttori, ma anche le compagnie assicurative.

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Elettrico e Cina protagonisti: il mercato cambia volto

Quest’anno il Salone ha confermato una tendenza ormai irreversibile: la mobilità del futuro sarà elettrica, connessa e globale. I marchi storici hanno presenziato il segmento, con versioni elettriche o ibride di auto storiche come BMW con la iX3 o Fiat e la nuova 500 Hybrid “Torino”, simboli di un’ibridazione sempre più raffinata.

Ma i marchi cinesi hanno catturato l’attenzione: Lepas L8 Super Hybrid, BYD, Omoda e Jaecoo, marchi ormai non più “emergenti” ma competitivi, tecnologici e ambiziosi che hanno messo in chiaro di voler puntare sul “ricco” mercato europeo.

Il design italiano resta un punto di riferimento, ma anche qui troviamo contaminazioni internazionali che stanno ridisegnando la filiera produttiva. È un mondo in rapido cambiamento, dove la sostenibilità si intreccia con l’innovazione e dove ogni nuova auto racconta un pezzo della (faticosa) transizione ecologica in corso.

Tecnologia e assicurazioni: nuove sfide da affrontare

La rivoluzione tecnologica non riguarda solo i costruttori. Anche le compagnie assicurative si trovano davanti a un cambio di paradigma. Oggi i veicoli elettrici e ibridi portano con sé:

  • costi di riparazione più elevati, soprattutto per batterie e componenti elettroniche;
  • sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) ovvero tecnologie che migliorano la sicurezza di guida e che riducono il rischio di incidenti, ma che richiedono analisi molto sofisticate;
  • un’enorme quantità di dati di bordo prodotti dalle auto sempre più connesse e che aprono la strada a una personalizzazione delle polizze sempre più spinta.

Non è un passaggio automatico perché tutti questi elementi vanno compresi, analizzati, strutturati e poi eventualmente tradotti in offerte commerciali. Non si tratta più solo di calcolare rischi, ma di accompagnare un cambiamento profondo, offrendo soluzioni che premino la sicurezza e la consapevolezza. Un obbiettivo a cui si punta da anni ma che ancora non sembra si sia capito bene come raggiungere.

Futuro tra design, sicurezza e fiducia

Una cosa è certa, l’auto resta un prodotto amato, ma dietro lo scintillio delle carrozzerie c’è un messaggio più ampio: il futuro della mobilità richiede fiducia, responsabilità e protezione.

Per chi guida e per chi assicura, le parole d’ordine saranno:

  • cyber-sicurezza, per proteggere i dati dei veicoli connessi;
  • polizze assicurative su misura, che tengano conto delle nuove tecnologie.

Il Salone di Torino 2025 ci ricorda che la mobilità non è più solo un mezzo per spostarsi: è un ecosistema complesso dove industria, tecnologia e assicurazioni camminano insieme verso lo stesso traguardo — un futuro più sicuro, sostenibile e umano.

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