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Rc auto, il tribunale: niente risarcimento a chi è senza polizza

10 gen 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.

rc auto il tribunale niente risarcimento a chi e senza polizza

Quando l’auto gira senza assicurazione si perdono i diritti, anche quello di essere rimborsati in caso di incidente senza colpa. A stabilire il principio è stata una sentenza del Tribunale di Napoli, chiamato a esprimersi su un caso di sinistro tra due auto: una assicurata che ha causato l’incidente e una senza assicurazione che non aveva colpe, ma che, ciò nonostante, non ha ottenuto alcun risarcimento.

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La sentenza del tribunale

La Rc Auto è obbligatoria in Italia e usare un veicolo senza questa copertura può portare a conseguenze gravi. Chi circola senza polizza Rc auto rischia una multa da 841 a 3.287 euro e il sequestro del veicolo, a prescindere dall’aver provocato incidenti, basta un semplice controllo.

Nemmeno una vettura ferma a bordo strada può essere priva della polizza. Nonostante la severità delle misure, in Italia sono ancora tanti i veicoli che circolano senza assicurazione, 2,5 milioni secondo alcune stime.

Se malauguratamente capita di fare un incidente con una di queste vetture, interviene il FGVS (Fondo Garanzie Vittime della Strada), che poi ovviamente si rivale sul proprietario della vettura non assicurata. Ma se il veicolo non assicurato ha ragione, la compagnia assicuratrice del veicolo responsabile è tenuta a pagargli i danni?

È proprio su questo quesito che si è espresso il tribunale, emettendo una sentenza storica. Il comportamento di chi viaggia senza assicurazione è stato valutato illecito e illegittimo, “tanto grave da essere immeritevole di tutela da parte del nostro ordinamento giuridico”, lo Stato dunque non può accordare un risarcimento a chi, già di partenza si trovava in una situazione di illiceità.

I risvolti futuri

Per il nostro ordinamento una sentenza non fa giurisprudenza, ovvero il giudice – come recita la Costituzione – è soggetto solo alla legge. Ciò significa che se dovesse presentarsi un caso analogo in tribunale non ci sarebbe il vincolo di doversi esprimere allo stesso modo. Tuttavia un precedente è sempre importante e in linea di massima non si fa fatica ad essere d’accordo secondo il principio che chi sbaglia consapevolmente e con malafede poi almeno si paghi i danni da solo senza pesare sulla collettività.

In questo caso non c’erano vittime e feriti, ragionare solo su danni economici è dunque più facile, ma se ci fossero state lesioni a persone? Riterremmo altrettanto giusto lasciarli senza un risarcimento? Ricordiamo che il caso è di un’auto senza assicurazione che non ha alcuna colpa nel sinistro.

Il tema è complesso e ovviamente la soluzione migliore sarebbe non essere mai costretti a fare queste scelte, ovvero risolvere al più presto possibile la grave lacuna sulle nostre strade di tutti quei veicoli privi di RC Auto. Ormai gli strumenti digitali sono avanzati, si fa un gran parlare di Big Data, perché non è possibile incrociare i dati delle auto immatricolate con le banche dati delle assicurazioni?

Le domande restano aperte, il lavoro di prevenzione sta andando avanti sia da parte delle istituzioni che delle compagnie, ma si continua a parlare di questo tema da anni e non sembra ci siano stati passi avanti decisivi.

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