Rc auto, come difendersi dai tentativi di truffa
27 nov 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Oltre 2 MLN gli italiani frodati
Il mercato delle assicurazioni auto in Italia vale circa 26,5 miliardi di euro. Questa cifra lo rende uno dei più importanti del paese, non stupisce dunque che attiri l’attenzione anche di tutta una serie di truffatori che provano a irretire gli automobilisti con promesse di risparmi vertiginosi.
I dati delle truffe in Italia
Facile.it - attraverso un’indagine commissionata agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat su un campione di circa 2mila persone, rappresentativo della popolazione italiana - ha provato a quantificare il valore delle truffe. I dati sono allarmanti: in un anno sono stati più di 2,3 milioni gli italiani che hanno subìto una truffa o un tentativo di truffa nell’ambito dell’assicurazione Rc auto o moto, ben il 300% in più rispetto alla rilevazione dell’anno precedente, con un danno stimato di quasi 700 milioni di euro. Il danno medio per ogni truffato ammonta a circa 287 euro.
Lo strumento principale attraverso cui vengono portate a termine le frodi è il web con il 42% dei casi, in particolare una falsa email che rimanda a siti clone. In quasi 1 caso su 4 (23%) si è trattato di un finto call center. Seguono poi, tra gli strumenti maggiormente utilizzati, gli sms (21%) ed il porta a porta (20%). Marginale l’uso di social network e le app di messaggistica istantanea, rispettivamente, il 9% e l’8% dei rispondenti.
Come difendersi dalle truffe
Ci sono diversi accorgimenti tecnici per difendersi dalle frodi, ma prima di tutto occorre buon senso: quando un’offerta sembra troppo bella per essere vera, probabilmente non lo è. Per quanto riguarda internet è bene verificare il sito su cui stiamo navigando: meglio affidarsi a portali di compagnie o di comparatori noti. Attenzione: i siti possono essere clonati, quindi bisogna accertarsi che la barra degli indirizzi riporti il nome corretto del sito.
A proposito di siti, su quello dell’Ivass sono disponibili sia l’elenco delle compagnie autorizzate ad operare in Italia, sia quello degli intermediari autorizzati (i broker). Prima di sottoscrivere una polizza verificare che la compagnia o l’intermediario che lo offre ne facciano parte.
Meglio non fidarci di chi ci chiede di usare canali di comunicazione non ufficiali come app di messaggistica tipo whatsapp o telegram, meglio fare tutto via e-mail con indirizzi con un dominio riconoscibile. Anche chi chiede i pagamenti attraverso metodi non tracciabili è sospetto: la ricarica di carte prepagate o servizi di trasferimento di denaro come western union o money gram non sono stati creati per questo e non garantiscono la sicurezza del pagante.
La Rc auto è obbligatoria e rappresenta un capitolo importante nel bilancio familiare, ma farsi tentare da offerte troppo vantaggiose può portare a un danno ancora maggiore: pagare per restare con un pugno di mosche in mano.
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