Mobilità, in Italia sempre meno spostamenti e auto troppo vecchie
25 dic 2023 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Ci si muove soprattutto in auto
Gli italiani si spostano meno, lo fanno prevalentemente in macchina e su mezzi vecchi. Sono questi gli spunti emersi dal 20° Rapporto Isfol sulla Mobilità. Isfol è l’Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti fondato nel 1994 dalla Fondazione Nazionale delle Comunicazioni e Ferrovie dello Stato e ogni anno fa una fotografia di come si evolvono le nostre abitudini sulle strade. Quelle emerse quest’anno non disegnano un quadro molto positivo.
Tutti i dati sulla mobilità
Il primo dato che stupisce è quello sul numero di spostamenti: ci si aspetterebbe di vederli sempre crescere grazie alla a maggiore densità della vita quotidiana, alla moltiplicazione offerte per il tempo libero, per il lavoro, per i consumi e invece da due decenni si assiste a un trend di decrescita di questo dato. Negli ultimi vent'anni, gli spostamenti degli italiani hanno registrato un calo dell’11,7%, fenomeno legato principalmente all’invecchiamento della popolazione.
Le percorrenze medie pro-capite giornaliere della popolazione mobile sono aumentate fino ai 38 km del 2008, poi si è avviato un processo di contrazione che ha portato l’indicatore negli ultimi anni ad oscillare nella forchetta dei 25-30 km (ad eccezione del fisiologico picco negativo di 21,2 km registrato nel 2020, anno del Covid).
Eppure siamo pieni di auto;il tasso di motorizzazione è il più alto d’Europa: 68,1 automobili ogni cento abitanti (erano 58,8 nel 2022), un dato superiore di dieci punti a Francia e Germania. In totale sono più di 40 milioni le vetture nel nostro Paese: un aumento dell'1% rispetto al 2021 e del 19% negli ultimi due decenni.
Due spostamenti su tre avvengono in automobile, meno di due su dieci a piedi. Solo il 7,5% degli italiani si muove sui mezzi pubblici. Peggio ancora la bicicletta o altri mezzi di micromobilità (come i monopattini elettrici) con il 4%.
In progressiva crescita è anche l’età media del parco auto che nel 2022 ha raggiunto i 12,5 anni (11,3 anni nel 2018). Da sottolineare che in Italia quasi il 60% delle auto ha oltre 10 anni, mentre in altri Stati europei, come la Germania o la Francia, questa stessa percentuale si attesta intorno al 40%. Un altro dato scoraggiante è più la vettura è datata e più sarà alta la tariffa Rc auto da sostenere.
Un quadro sconfortante
L’analisi traccia dei contorni poco incoraggianti, con un parco auto vecchio, trasporti pubblici poco usati e in forte bisogno di investimenti. La vendita di auto elettriche non decolla e la mobilità tenderà a diminuire ancora nel prossimo decennio: l’istituto stima un ulteriore calo del 3% entro il 2030, sempre a causa dell’inverno demografico del Paese.
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