L'authority scende in campo

Pratiche scorrette, rivolgersi all’Antitrust

19 September 2011

Continua senza sosta la crociata dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato contro i comportamenti scorretti di alcune compagnie di assicurazione riconosciute colpevoli di aver messo in atto pratiche non lecite a danno degli assicurati.

Le pratiche scorrette

Ma cosa sono le pratiche commerciali scorrette e il cittadino come può segnalarle all’antitrust?

La pratica commerciale è scorretta se “contraria alla diligenza professionale, ed è falsa o idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico, in relazione al prodotto, del consumatore medio che essa raggiunge o al quale è diretta o del membro medio di un gruppo qualora la pratica commerciale sia diretta a un determinato gruppo di consumatori” (art. 20, comma 2, del Codice del consumo).

In pratica, il consumatore che acquista un pacco di pasta sarà meno avveduto di uno che acquista un’assicurazione auto  e quindi su di lui si dovrà parametrare la scorrettezza del caso. Vengono poi distinti due tipi di pratiche commerciali scorrette. Le “pratiche ingannevoli”, cioè azioni o omissioni che inducono o sono idonee a indurre il consumatore medio ad assumere decisioni che altrimenti non avrebbe preso. E poi le “pratiche aggressive”, vale a dire tutte quelle azioni che “depistano” il consumatore medio e lo obbligano o comunque lo raggirano facendogli prendere scelte che altrimenti non avrebbe preso.

Sos Agcm

Il consumatore che ritiene di essere stato vittima di un comportamento di questo tipo può segnalare la pratica sospetta all’autorità attraverso il call center dedicato (raggiungibile al numero 800 166661) che opera dalle ore 10 alle 14. Rispondono laureati in giurisprudenza che offrono informazioni e indirizzano il consumatore, spiegando quali sono le segnalazioni che possono accettare e in quali materia.

A seguire, l’Agcm valuta i profili di scorrettezza delle pratiche commerciali in modo da scremare quelle su cui indagare dalle altre per cui mancano gli estremi. Il Contact Center servirà al segnalante anche nella fase successiva, per ricevere notizie sullo stato di lavorazione della denuncia, sull’esito finale del procedimento e sull’eventuale sanzione irrogata. Nel 2010 sono state 9mila le segnalazioni fatte.

L’Autorità può infine avviare i procedimenti anche d’ufficio, ossia senza attendere segnalazioni esterne. È dotata di poteri investigativi, che comprendono la possibilità di accedere a qualsiasi documento, di richiedere a chiunque informazioni e documenti pertinenti con la facoltà di sanzionare l’eventuale rifiuto o la trasmissione di informazioni e documenti non veritieri, di effettuare ispezioni, di avvalersi della Guardia di finanza, di disporre perizie e analisi economiche.

Una volta accertata la violazione l’Autorità ne inibisce la continuazione, e irroga all’impresa una sanzione pecuniaria che va da 5.000 a 500.000 euro. L’Autorità può anche disporre la pubblicazione di dichiarazioni sui giornali a spese dell’impresa protagonista della pratica.

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Il profilo dell'autore

Silvio Nobili

Foggiano, laureato in Giurisprudenza alla Luiss Guido Carli di Roma, avvocato e giornalista, da anni si occupa di questioni legate alla concorrenza, alle Autorità indipendenti e alle novità di internet. Ha lavorato nella redazione di ItaliaOggi e Capital e collaborato con numerose testate tra cui Corriere della sera Magazine, Mf/MilanoFinanza, AffariItaliani.it, ClassCnbc tv, l'Agenzia di stampa Italpress.

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