Long Term Care: la polizza che (quasi) nessuno ha ma tutti potrebbero presto volere
14 lug 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.

Nelle scorse settimane si è tenuta l’assemblea annuale dell’Ivass, l’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni. I temi affrontati sono stati diversi: dalla tecnologia e l’uso dell’intelligenza artificiale al cambiamento climatico con l’ipotesi di polizze obbligatorie per proteggersi dai danni dei fenomeni più violenti anche per i privati. Ma un tema ci ha colpito maggiormente, ovvero lo sviluppo di un tipo di copertura assicurativa che guarda al futuro.
Un mercato piccolo, ma sempre più necessario
Nella sua relazione annuale all’assemblea IVASS, il presidente Luigi Federico Signorini ha posto l’attenzione su un tema spesso trascurato ma destinato a diventare cruciale: la copertura assicurativa per la Long Term Care (LTC), ovvero l’assistenza a lungo termine per le persone non autosufficienti.
In un’Italia che invecchia rapidamente, con un numero crescente di over 80 e una rete familiare sempre meno in grado di garantire supporto quotidiano, l’assenza di strumenti assicurativi adeguati rischia di lasciare scoperta una fascia molto vulnerabile della popolazione. Eppure, i numeri del settore sono ancora modesti: appena 130 mila polizze attive in Italia, a fronte di un potenziale bacino ben più ampio.
Che cos’è una polizza Long Term Care e perché è importante
La polizza LTC è una forma di assicurazione pensata per garantire un supporto economico a chi, per malattia o invecchiamento, non è più in grado di svolgere autonomamente le attività quotidiane. In pratica, consente di affrontare con maggiore serenità il costo dell’assistenza domiciliare o residenziale, spesso elevato e non sempre coperto dal sistema pubblico.
In molti altri Paesi europei, questo tipo di prodotto è già diffuso e integrato nella pianificazione previdenziale delle famiglie. In Italia, invece, pesa ancora una scarsa cultura assicurativa, soprattutto su temi legati alla salute e alla vecchiaia. L’IVASS sottolinea la necessità di sviluppare soluzioni semplici, accessibili e ben spiegate, soprattutto in vista della crescita della popolazione anziana non autosufficiente.
Una sfida per il mercato, una priorità per il futuro
Secondo IVASS, servono iniziative congiunte tra compagnie, istituzioni e mondo sanitario per creare consapevolezza sull’importanza delle coperture LTC. Inoltre, si dovrebbe ragionare su incentivi fiscali, modelli mutualistici o forme collettive legate al lavoro, per favorire una maggiore adesione. In gioco non c’è solo la sostenibilità del sistema sanitario e assistenziale pubblico, ma la possibilità di garantire dignità e sicurezza a milioni di persone fragili nei prossimi decenni. L’assicurazione Long Term Care non è un lusso per pochi, ma un’esigenza sociale che riguarda tutti — e che richiede soluzioni concrete, strutturate e tempestive.
Il tema è sicuramente molto di attualità. Non sappiamo se questo tipo di polizza sarà la risposta definitiva al problema dell’assistenza, quel che è certo è che il Sistema Sanitario Nazionale versa in gravi difficoltà e tutto fa pensare che continuerà a peggiorare a causa dell’invecchiamento della popolazione. Purtroppo potremmo presto trovarci in un’Italia dove il problema della propria salute sarà sempre più privato e meno pubblico. Che sia una LTC o un altro prodotto, ognuno di noi dovrebbe occuparsi del proprio futuro.
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