Incidenti stradali, l'Italia deve ancora migliorare
6 giu 2016 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Gli argomenti più trattati in questo blog riguardano i prezzi della RC Auto, i risparmi che è possibile ottenere sulle polizze e l'andamento generale del mercato assicurativo. Spesso siamo così immersi in questa visione tutta economica che ci dimentichiamo il fine principale delle assicurazioni: tutelare tutti gli utenti della strada in casi di incidenti, soprattutto in presenza di morti o feriti. L'Italia è un Paese virtuoso? Non proprio.
Secondo l'ultima rilevazione dell'Istat che si riferisce al 2014, sono stati 177.031 gli incidenti con lesioni a persone e/o decessi che hanno provocato la morte di 3.381 persone e il ferimento di altre 251.147. Per analizzare questo dato dobbiamo anzitutto vederlo nella prospettiva temporale, da questo punto di vista la situazione è in costante miglioramento: per esempio il numero di incidenti è inferiore del 2,5% rispetto al 2013, -2,7% per numero di feriti e -0,6% per numero di morti. Prendendo un lasso di tempo più ampio il miglioramento è ancora più apprezzabile: nel 2001 i morti sulle strade erano più del doppio, 7.096 e i feriti oltre 370mila.
Rispetto al resto di Europa non siamo proprio messi bene, la media di morti per milione di abitanti nell'Ue è di 51, mentre in Italia ci sono 55,6 morti sulle strade per milione di abitanti. In Francia per esempio sono 51,2, in Spagna 35,7 e nella virtuosissima Malta appena 23,4.
I dati in calo nel tempo sono dovuti soprattutto al miglioramento delle performance delle auto in termini di sicurezza, a una maggior consapevolezza da parte degli automobilisti e a un inasprimento delle sanzioni per eccesso di velocità e altre infrazioni direttamente connesse agli incidenti. Tutto ciò non basta, finché i morti e feriti sulle strade arriveranno allo zero ideale, bisogna continuare a lavorare per trovare nuovi modi per proteggerci. Uno spunto in tal senso è arrivato anche dal Senato che ha voluto inserire un emendamento al Ddl Concorrenza che prevede l'installazione obbligatoria della scatola nera su ogni veicolo, a partire da quelli pubblici per poi riguardare anche quelli privati. Questo provvedimento potrebbe far scendere anche i prezzi della Rc Auto (è infatti inserito in una legge effettivamente dal taglio economico), restano pur sempre delle perplessità, come il dubbio su chi graverà il costo della scatola nera, se sulle assicurazioni o se sugli automobilisti, ma nella formula voluta dal legislatore i costi non dovrebbero gravare sugli utenti.
In attesa di vedere i suoi effetti sul portafogli è importante considerare il guadagno in termini di sicurezza. Abbiamo già parlato dei possibili effetti positivi della tecnologia, ma vale la pena considerare come molti sentendosi costantemente “osservati” tenderebbero a guidare in maniera più prudente, a rispettare i limiti di velocità e magari a non distrarsi.
Sono questi infatti i principali motivi alla base degli incidenti in Italia: eccesso di velocità e distrazione dovuta all'uso di cellulari. Siamo pronti a spendere migliaia di parole e di energie per trovare un modo per risparmiare e dimentichiamo che il primo e miglior modo per abbattere i costi della polizza RC Auto è scalare la classe di merito con una guida prudente e senza incidenti. Un comportamento che, per inciso, potrebbe salvarci la vita.
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