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Il nuovo Codice della Strada

3 ott 2014 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.

assicurazione sharing

Quello della sicurezza stradale è uno dei temi con cui Matteo Renzi ha esordito nel suo discorso di insediamento come nuovo Presidente del Consiglio e ciò aveva fatto ben sperare, soprattutto chi premeva da tanti anni in un direzione: quella dell’omicidio stradale.

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Dopo mesi di lavori e discussioni, la bozza di quello che dovrebbe diventare il nuovo Codice della Strada è pronta e aspetta solo di essere votata in prima battuta alla Camera, molto probabilmente la prossima settimana. Le novità sono molte e riguardano non solo la sicurezza stradale, ma anche le sanzioni e le patenti.

Multe e sanzioni

Cosa cambierà alle tanto odiate multe? Innanzitutto cambierà la destinazione delle entrate che i pagamenti fanno confluire verso le casse comunali. Il nuovo Codice della Strada, in attesa di approvazione, prevede infatti che non meno del 15% di quanto versato dei cittadini a fronte di una multa venga destinato a due diversi fondi di prossima istituzione. Si tratta, nello specifico, di un fondo per il potenziamento dei controlli delle forze dell’ordine sulla strada e di un altro che finanzierebbe interventi e personale per la sicurezza stradale.

Chi occuperà senza averne diritto i parcheggi rosa, ovvero quelli riservati alle mamme in attesa o con bambini piccoli, sarà multato. Mentre chi occuperà le strisce blu per un tempo che va oltre il tagliando pagato, la sanzione sarà proporzionata ai minuti extra di sosta.

I punti della patente saranno decurtati in base al livello della gravità dell’infrazione e i minorenni alla guida di scooter non saranno più esonerati da queste sanzioni.

Omicidio stradale e infrazioni

Finalmente il Codice, se approvato nella sua attuale bozza, prevederà il reato di omicidio stradale. Chi si mette alla guida ubriaco o dopo aver consumato droghe e procura la morte di almeno una persona verrà accusato di omicidio doloso e non per forza colposo, come prevede adesso la legge. Questo varrà anche per chi provoca la morte di una persona e il ferimento grave di altre. A chi sarà sorpreso alla guida di un mezzo con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l o con la presenza di droghe nel sangue, se causa di un incidente con le stesse modalità dell’omicidio, verrà imposto l’ergastolo del permesso di guida, ovvero ritiro della patente a vita.

Per le infrazioni minori, anche quelle che comportano la decurtazione di punti, verrà istituito un database nazionale che tenga conto della condotta e della situazione attuale degli automobilisti italiani. Un altro database, alimentato da controlli telematici su strade e autostrade, terrà invece aggiornata la situazione delle polizze auto e della regolarità dei pagamenti di tutti i veicoli immatricolati in Italia.

Sicurezza in città

Nelle aree più sensibili delle nostre città, come scuole o ospedali, il nuovo Codice prevedrebbe un possibile abbassamento dei limiti di velocità consentiti a 30 chilometri orari. Sempre per tutelare i soggetti più deboli che circolano sulle nostre strade, ai ciclisti verrà consentito, laddove presenti, l’accesso alle corsie che sono riservate a mezzi pubblici e taxi. Un occhio di riguardo particolare è previsto per i minori di 14 anni che usano la bicicletta. Per i motociclisti maggiorenni, invece, se guidano un motociclo superiore ai 120 cc di cilindrata, sarà previsto l’accesso alle reti autostradali.

Un’ultima novità riguarda poi il trasporto in città: il car pooling. Se Camera e Senato saranno d’accordo questa forma di trasporto verrà riconosciuta come legittima e come strumento gratuito basato sulla condivisione fra i cittadini. Allo stesso modo verranno definiti legali anche i taxi in bici.

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