Auto senza assicurazione: un problema vecchio che non trova soluzione
25 ago 2025 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.

Nel 2024 l’evasione assicurativa in Italia ha raggiunto un nuovo preoccupante picco. Secondo i dati diffusi da ANIA, i veicoli che circolano senza copertura RC Auto sono 2,9 milioni, pari al 6,1% del parco circolante. Un incremento rispetto al 2023, quando erano 2,8 milioni (6,0%), che si traduce in un mancato incasso di circa 1,4 miliardi di euro per le compagnie assicurative.
L’aumento dei prezzi (+7,3% nel 2024) è sicuramente tra le cause principali: sempre più guidatori, soprattutto in aree economicamente fragili, rinunciano al rinnovo della polizza. Le differenze territoriali sono molto evidenti: al Sud il tasso di evasione supera l’8%, con picchi del 14% a Napoli e del 10% a Reggio Calabria. Al Nord, invece, la percentuale scende al 4,9%. Una fotografia a tinte fosche che riflette disuguaglianze economiche, ma anche inefficienze strutturali.
Un problema annoso che la tecnologia potrebbe risolvere
Che ancora oggi esistano quasi 3 milioni di veicoli senza assicurazione è sorprendente, se non inaccettabile. Il fenomeno è ben noto, danneggia tutti – le compagnie assicurative, ma soprattutto i cittadini onesti – eppure sembra ancora privo di una soluzione efficace. È paradossale che nell’era delle telecamere intelligenti, dei big data e delle reti 5G, non si riesca a implementare un sistema efficiente di controllo incrociato tra targhe e copertura assicurativa. Le tecnologie ci sono già: basti pensare alla lettura automatica delle targhe nei varchi ZTL o agli autovelox. Eppure, si continua a parlare di problemi nei database, di mancanza di interoperabilità tra i sistemi dei vari enti e forze dell’ordine. Dopo anni di annunci e promesse, l’assenza di una rete integrata è una grave lacuna per la sicurezza stradale e un’ingiustizia verso chi rispetta le regole.
Circolare senza assicurazione: rischi e sanzioni
Chi circola senza RC Auto non solo viola la legge, ma si espone a rischi economici enormi. Le sanzioni possono arrivare a oltre 3.000 euro, a cui si aggiungono il sequestro del veicolo e l’obbligo di pagamento integrale dei danni causati in caso di incidente. Nessun risarcimento, nessun paracadute: l’automobilista scoperto risponde con il proprio patrimonio. È quindi fondamentale ricordare che l’assicurazione non è solo un obbligo, ma una tutela personale e collettiva. In attesa che il sistema trovi soluzioni più efficaci, la responsabilità resta anche nelle mani dei singoli: guidare senza copertura significa mettere a rischio sé stessi e gli altri.
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