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Welfare: le difficoltà del sistema pubblico

27 mag 2019 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.

I rischi dello scoperto del welfare sanitario

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Non si tratta di una novità assoluta, ma vederlo tradotto in numeri fa un certo effetto. La domanda complessiva di protezione per infortuni o morte per il mercato italiano si attesta a circa 10mila miliardi di euro, di questi 1.500 miliardi sarebbero coperti dal sistema di welfare pubblico, 300 miliardi da assicurazioni private, restano dunque 8.200 miliardi scoperti: un rischio a carico di ognuno di noi.

Cosa significano questi dati? La ricerca effettuata da elipsLife e Prometeia prende in considerazione i casi di infortunio più gravi, come l'invalidità permanente, o la morte e cerca di analizzare cosa succederebbe a una famiglia normale colpita da questa eventualità. Il risultato è decisamente sconfortante perché basandosi solo sul sistema del welfare pubblico, il cosiddetto primo pilastro, si andrebbe incontro a serie difficoltà. Lo studio mostra come un evento serio e improvviso “influirebbe in modo significativo sull’equilibrio economico attuale e di lungo termine di una famiglia che conta solo sul primo pilastro”. Le rendite garantite dai sistemi di welfare pubblico, considerati i servizi di Inps, Inail e delle casse di previdenza, sono in media inferiori a 9.000 euro lordi all’anno. Se si considera, dicono i relatori della ricerca, che la spesa totale per sostenere la crescita di un bambino da zero a diciotto anni può variare da 114mila a 271mila euro queste somme si dimostrano inadeguate per affrontare il rischio.

Sembra una vera e propria ingiustizia, visto che paghiamo le tasse proprio per essere tutelati dallo Stato anche per eventi di questo genere, ma la situazione in cui versano i conti dell'Italia non permette investimenti in tal senso, con il risultato che il rischio si sposta in capo al cittadino.

Solo il 3% dei lavoratori ad oggi beneficiano di coperture assicurative previste dagli accordi contrattuali nazionali, generalmente senior manager dei settori industria, commercio e servizi, come si legge nello studio. Tutti gli altri sono esposti: soprattutto professionisti, lavoratori autonomi a basso reddito, dipendenti pubblici e giovani famiglie con pochi anni di contribuzione.

Che il sistema del welfare italiano sia carente è ormai cosa purtroppo assodata, non a caso negli ultimi anni si è assistito a un deciso aumento delle polizze vita salute (il cosiddetto secondo pilastro) che i cittadini scelgono di stipulare per tutelarsi con fondi propri da eventi infausti, scelta che spesso trova fondamento anche per le difficoltà del Sistema Sanitario Nazionale, in troppi casi lento e inefficiente.

Con il perdurare e spesso l'accentuarsi delle carenze del welfare pubblico siamo sempre più spesso portati a sopperire privatamente. Per fortuna gli strumenti assicurativi non mancano e si vanno sempre più affinando: le compagnie propongono polizze sempre più mirate e componibili sulle proprie esigenze. Per ulteriori informazioni e preventivi su questo tema visita la sezione dedicata su Facile.it a questo indirizzo: https://www.facile.it/assicurazioni-vita.html

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