RC Auto e danni: aumentano i reclami nel 2024, si attende l’Arbitro Assicurativo
9 giu 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.

Nel 2024 le compagnie assicurative italiane ed estere operanti nel nostro Paese hanno ricevuto 113.537 reclami da parte dei consumatori, registrando un incremento del 5,6% rispetto al 2023 come comunica l’IVASS, l’autorità pubblica garante del settore. Le imprese italiane hanno visto crescere i reclami del 5,8%, mentre quelle estere del 4,3%, un dato che conferma come il rapporto tra assicurati e assicuratori non sia facile. Per capire meglio i settori più coinvolti, va segnalato che il 45% dei reclami riguarda la RC Auto, il 41% gli altri rami danni (danni da eventi atmosferici, furti, responsabilità civile diversi dall’auto) e il 14% i rami vita. Nonostante i processi di liquidazione siano sempre più digitalizzati, l’ondata di sinistri concentratisi in pochi giorni, soprattutto a causa di eventi climatici estremi, ha generato un vero e proprio collo di bottiglia nei tempi di risarcimento e nella gestione degli esposti.
L’impatto degli eventi atmosferici sui rami danni
Tra le cause principali dell’aumento dei reclami figura il comparto “Altri rami danni”, cresciuto del 9% rispetto all’anno precedente. Le imprese italiane hanno subito un incremento a doppia cifra, mentre quelle estere hanno registrato un aumento più contenuto, pari a +1,7%. IVASS attribuisce tale impennata agli eventi atmosferici eccezionali (alluvioni, grandinate, tempeste) del 2023, che hanno concentrato in un ristretto arco temporale un numero record di richieste di risarcimento. Questa “anomalia di carico”, come la definisce il Regolatore, ha messo a dura prova i processi liquidativi, esponendo gli assicurati a ritardi e, in alcuni casi, a incomprensioni con gli uffici sinistri.
RC Auto e ramo Vita: tendenze a confronto
Differente è il trend nel settore RC Auto, dove i reclami complessivi sono aumentati del 5%. Qui le imprese estere hanno registrato un’impennata più marcata (+9,6%) rispetto alle italiane (+3,7%). Sul fronte rami vita, invece, si osserva una leggera diminuzione dei reclami (-1,8%), dovuta principalmente al calo delle contestazioni verso le imprese estere (-13,9%), mentre quelle italiane sono rimaste sostanzialmente stabili. Questo andamento testimonia la maggiore complessità e lentezza nelle pratiche risarcitorie del danno materiale rispetto a quelle della vita e rischio, ma anche la diversa capacità di gestione del cliente da parte delle compagnie domestiche.
Esiti e tempi di risposta: tra efficienza e opportunità
Nel 2024 le assicurazioni hanno evaso il 95% dei reclami ricevibili, con un tempo medio di risposta di 22 giorni, ben al di sotto dei 45 giorni previsti dalla normativa. Dei reclami trattati, il 31,8% è stato accolto, l’8,1% si è chiuso con una transazione, mentre il 60,1% è stato respinto. Se da un lato questi numeri testimoniano una buona capacità di gestione, dall’altro restano per molti consumatori fonte di insoddisfazione. In questo contesto, l’imminente entrata in funzione dell’Arbitro Assicurativo (ne abbiamo parlato qui) rappresenta un’opportunità per chi si trova in controversia con la propria compagnia: un sistema alternativo, gratuito e interamente digitale per risolvere le dispute e alleggerire il carico giudiziario.
Consigli per gli assicurati
Per ridurre il rischio di contestazioni, è fondamentale conoscere bene le clausole delle proprie polizze e mantenere una comunicazione trasparente con l’assicuratore. In caso di reclamo, presentarlo tempestivamente e corredarlo di tutta la documentazione (contratto, verbali, perizie) aiuta a ottenere risposte più rapide e positive. Con l’Arbitro Assicurativo in arrivo, chi non riesce a trovare soddisfazione potrà contare su uno strumento snello e imparziale, capace di trasformare i numeri dei reclami in soluzioni concrete.
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