Mercato auto a marzo 2025: tra riprese e sfide globale

Andamento delle immatricolazioni e dati di mercato

Il +6,2% di marzo rappresenta un'interruzione di una serie di cali registrati nei mesi precedenti, ma il quadro complessivo del primo trimestre, chiuso a 443.906 immatricolazioni, evidenzia una flessione dell’1,6% rispetto al primo trimestre 2024. Le proiezioni annuali indicano che, nel 2025, le immatricolazioni si fermeranno a circa 1.436.818 unità, in calo del 7,8% rispetto al 2024 e del 25% rispetto ai livelli pre-crisi del 2019. Questi dati dimostrano come il settore, pur mostrandosi in linea con una ripresa tecnica, fatichi ancora a tornare ai livelli consolidati prima della pandemia.

Le variazioni tra le diverse tipologie di propensione al mercato sono altrettanto interessanti: gli acquisti da parte di privati perdono terreno, mentre il noleggio a lungo e a breve termine segnano lievi aumenti di quota.

Dal punto di vista della tipologia di alimentazione, le auto ibride e i veicoli elettrici continuano a guadagnare terreno, evidenziando un cambiamento nelle preferenze dei consumatori, mentre le vetture a benzina e diesel registrano un calo. Le ibride salgono del 6,4%, arrivando al 45,4%, le full hybrid si attestano al 12,8% e le mild hybrid al 32,6%. Le elettriche si portano al 5,4% nel mese (+2,1%). Le plug-in salgono al 4,5% (+1%). Le auto a benzina archiviano il mese di marzo in calo del 4,4%, mentre le diesel perdono il 5%.

Prospettive macroeconomiche e sfide del comparto auto

Nonostante l'incremento delle immatricolazioni a marzo, le prospettive per il settore auto restano preoccupanti. Le politiche europee, incentrate sulla transizione energetica, introducono normative stringenti che rischiano di soffocare il comparto, aggravando ulteriormente l'incertezza. Infatti, l'obiettivo di spingere verso l’elettrificazione del parco auto, che potrebbe portare a una diminuzione del 3,3% delle emissioni di CO₂, appare ambizioso e lontano, soprattutto in considerazione delle difficili garanzie per le tecnologie alternative.

Un ulteriore fattore di incertezza deriva dalla decisione degli Stati Uniti di imporre un dazio del 25% sulle importazioni di veicoli prodotti all'estero, un provvedimento che potrebbe avere ricadute negative sull'intero settore automobilistico europeo. Queste pressioni normativo-economiche, congiuntamente alla crescente domanda di auto usate – che ha registrato un aumento del 6,5% nei primi mesi del 2025 – contribuiscono a un quadro complesso, dove il parco circolante italiano tocca nuovi record, ma l'età media delle vetture è salita a 12,8 anni.

Il lato assicurativo: vantaggi dei veicoli nuovi

Sul fronte assicurativo, il rinnovo del parco auto con veicoli più moderni può portare significativi benefici. Un veicolo nuovo, infatti, è generalmente dotato di sistemi di sicurezza avanzati, come l'ABS, il controllo elettronico della stabilità e altri dispositivi tecnologici, che ne migliorano la sicurezza complessiva. Molte compagnie assicurative tengono conto di questi fattori nel calcolo del premio, offrendo tariffe più contenute per i veicoli recenti. La copertura RC Auto diventa così meno costosa per gli automobilisti che rinnovano la loro vettura, contribuendo non solo a una maggiore tutela in caso di incidente, ma anche a ridurre l'impatto economico generale per il consumatore. Infine, una flotta di auto nuove non solo favorisce una guida più sicura, ma ha anche benefici ambientali, riducendo le emissioni e migliorando la qualità dell'aria nelle nostre città.