Auto, tutti pazzi per le piccole
13 feb 2025 | 2 min di lettura

In Italia si stanno facendo spazio le piccole. Secondo i dati dell'Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) pubblicati da Quattroruote, nel 2024 sono stati venduti 20.422 quadricicli, il 28,1% in più rispetto al 2023. Sotto la categoria quadriciclo sono inclusi diversi veicoli, ma la crescita è trainata proprio da quelli leggeri (ossia con una massa fino a 350 kg e un carico massimo di 200 kg). In sostanza: le microcar.
I vantaggi delle microcar
L’offerta si sta ampliando. Sono ormai tante le case automobilistiche che producono la loro “piccola” e altre ne arriveranno. Si tratta di vetture a due posti, nella maggior parte dei casi elettriche.
Il successo sembra essere guidato soprattutto dalla compattezza: le misure (molto) contenute permettono di muoversi e di parcheggiare in città in spazi risicati. C’è poi il fatto che le “micro” di nuova generazione possono essere guidate a partire dai 14 anni. Non comportano spese di carburante e hanno assicurazioni più leggere: il costo di una polizza, infatti, oltre che dall’età dell’automobilista, dalla zona di residenza e dalla classe di merito, è determinato da potenza e massa. Che nel caso delle microcar sono chiaramente ridotte.
Prezzi in aumento
Il mercato, per certi aspetti, sta andando in direzione contraria, con il prezzo medio delle auto che, nel 2024, hanno superato per la prima volta i 30.000 euro. Il rincaro si deve in parte all’inflazione, ma anche alla scelta delle case produttrici di puntare su modelli più grandi per aumentare i margini.
Gli automobilisti sembrano però desiderare mezzi con un prezzo inferiore e dalle dimensioni ridotte.
Le keicar all’europea
Più o meno un anno fa, l’allora presidente dell’Acea (l’associazione che rappresenta i produttori europei) e attuale amministratore delegato del gruppo Renault, Luca de Meo, aveva affermato che il futuro dell’auto sarebbe stato nelle keicar.
Con questo termine si indicano delle piccole auto da metropoli, diffuse in Giappone e incentivate dal governo nipponico. Sono vetture, indicate da una targa gialla, lunghe al massimo 340 centimetri e larghe fino a 148 centimetri, con una potenza massima di 64 cavalli di potenza e una cilindrata che non va oltre i 660 centimetri cubi. Nella declinazione elettrica saranno protagoniste anche in Europa?
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