Le compagnie assicurative straniere

LE 3 COSE DA SAPERE:
- 1
Verifica l'autorizzazione di IVASS ad operare in Italia per una compagnia straniera.
1Verifica l'autorizzazione di IVASS ad operare in Italia per una compagnia straniera.
- 2
In caso di sinistro, la gestione viene affidata a un rappresentante nazionale.
2In caso di sinistro, la gestione viene affidata a un rappresentante nazionale.
- 3
Se la compagnia opera illegalmente o fallisce, interviene il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada per risarcire i danneggiati.
3Se la compagnia opera illegalmente o fallisce, interviene il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada per risarcire i danneggiati.
Ormai, con la globalizzazione dei mercati, anche nel settore assicurativo il consumatore non è più vincolato alla scelta delle sole compagnie assicurative italiane. La liberalizzazione di questo settore, a livello europeo, è stata avviata già con una direttiva che risale al 1976: ormai si calcola che nel totale del giro d'affari dei premi assicurativi pagati in Italia, il 30% finisce nelle casse di gruppi o società straniere.
Secondo alcuni osservatori, la presenza di concorrenti stranieri è stata in qualche modo ostacolata dall'architettura del mercato italiano, e dai presunti "cartelli" tra le assicurazioni. Per cartelli si intendono gli accordi tra i gruppi assicurativi per tenere alti i costi dei premi, privando quindi il mercato di concorrenza e trasparenza. Attraverso normative che favoriscono la trasparenza, si possono attirare sul mercato nuovi soggetti, migliorando il livello di concorrenza e abbassando i prezzi.
Le compagnie assicurative straniere che operano in Italia al momento sono 71, di cui 14 nel ramo vita, 52 nel ramo danni e 5 in multiramo. Sono invece 837 quelle che operano in regime di libera prestazione di servizi, di cui molte appartenenti a gruppi assicurativi italiani. Un'azienda che opera in prestazione di servizi non ha l'obbligo di avere sedi stabili sul territorio italiano, anche se deve comunque averne una all'interno dell'Unione Europea, in modo da beneficiare della normativa comune. La rappresentanza più ampia è quella di un paese a forte tradizione assicurativa come il Regno Unito. Il 38% delle compagnie assicurative in Italia è infatti inglese. Seguono in questa classifica Francia e Germania rispettivamente con il 15% e il 14%. Quote minori sono detenute da Irlanda, Austria, Belgio, Lussemburgo e Olanda. Per quanto riguarda le imprese extraeuropee, queste devono comunque avere una sede legale in un paese dell'Unione Europa: la maggior parte è localizzata principalmente nei paesi di lingua anglosassone, come il Regno Unito e l'Irlanda. Tra i grandi gruppi assicurativi stranieri, il più importante in ordine di grandezza e per giro d'affari, è il gigante tedesco Allianz, che è diventano il secondo gruppo operante in Italia, alle spalle di Generali, dopo aver assorbito al suo interno tutto il gruppo Ras.
Un esempio concreto: Prima.it
L'intermediario assicurativo Prima.it, operante nel mercato italiano, è in realtà intermediario per alcune compagnie assicurative estere che, tramite questo marchio, operano nel mercato italiano. Nel dettaglio, sono le compagnie Great Lakes Insurance SE (Gruppo Munich Re), iptiQ EMEA P&C S.A. - Italia e Zavarovalnica Triglav, d. d.
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