Tra i diversi obblighi in capo al proprietario di un autoveicolo, oltre alla classica assicurazione Auto troviamo anche il pagamento del bollo auto, una tassa da versare alle autorità locali per poter circolare liberamente sul territorio italiano. Vediamo nel dettaglio cosa è il bollo auto, come calcolarne l'importo e se sono previste delle sanzioni per il mancato pagamento.
Il bollo auto in origine veniva anche chiamato tassa di circolazione, ma negli anni si è stabilito che tale definizione non fosse appropriata dato che il tributo deve essere versato anche se il veicolo posseduto non circola su strada. Il bollo auto è una tassa che deve essere obbligatoriamente versata dal proprietario del veicolo a scadenza annuale, altrimenti verranno applicate delle sanzioni. Il bollo auto è quindi una tassa sul possesso e viene attribuita ad ogni proprietario di un veicolo iscritto nel PRA (Pubblico Registro Automobilistico), anche se tale automobile non circola su strada. Il bollo auto è un tributo locale, nel senso che deve essere versato obbligatoriamente presso le regioni di residenza. In particolare, la tassa automobilistica viene gestita dalle regioni e dalle province autonome di Bolzano e Trento, anche se in alcune regioni tale tributo viene amministrato dall'Agenzia delle Entrate.
Il pagamento del bollo auto è stato introdotto con la legge n.99 del 23 luglio 2009 che sanciva il cambiamento da tassa di circolazione a tributo sul possesso. Il pagamento del bollo auto è a scadenza annuale e varia a seconda del periodo in cui la vettura è stata immatricolata presso il PRA. Il bollo auto può essere pagato presso:
Il pagamento del bollo avviene tramite bollettino postale precompilato o inserendo il numero dell'amministrazione di competenza, sempre se non può essere versato online.
Il bollo auto non ha un costo fisso e predeterminato per tutte le vetture, ma si calcola in base a due elementi: potenza dell'auto e impatto sull'ambiente. Per poter conoscere in anticipo il costo annuale del bollo auto, sono stati creati degli strumenti di calcolo online, i più precisi e accreditati sono quelli forniti dall'Agenzia delle Entrate, dell'Automobile Club Italia (ACI) e dalle singole Regioni. Il calcolo del bollo auto può essere di diversi tipi:
Il calcolo del bollo auto utilizzando la formula completa, prevede l'inserimento di tutte le caratteristiche principali del veicolo posseduto: targa, mese di scadenza, categoria del veicolo, regione di residenza, codici di esenzione. Tutti i dati sopraelencati possono essere facilmente reperiti sul libretto di circolazione dell'auto. Se invece non volete inserire tutte le informazioni sopraelencate, potete utilizzare lo strumento di calcolo in base al numero di targa, tenendo conto del tariffario regionale dove è immatricolata la vettura. L'importo del bollo auto, come abbiamo sottolineato viene stabilito in base alla potenza (espressa in kW) e ai livelli di inquinamento prodotti che si classificano in base a delle sigle (Euro da 0 a 6). È opportuno sottolineare che le vetture più inquinanti e potenti sicuramente dovranno versare un importo maggiore rispetto ai proprietari che hanno preferito acquistare un'auto Euro 6. Il calcolo del bollo auto può risultare abbastanza complesso se non si ha dimestichezza con la lettura della Carta di Circolazione, ma utilizzando lo strumento fornito dall'Agenzia delle Entrate noterete come sia facile sapere in anticipo l'importo da versare alla regione di residenza. Il calcolo del bollo auto tiene conto anche di eventuali sanzioni o interessi maturati durante gli anni, se non si è effettuato il versamento entro i termini stabiliti.
Dopo che abbiamo calcolato l'ammontare del bollo auto è necessario fare alcune precisazioni riguardanti la scadenza, dato che non è uguale per tutti i proprietari. Il bollo auto deve essere pagato entro l'ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza per i veicoli già immatricolati. Per i veicoli di nuova immatricolazione, la scadenza viene fissata entro il mese con una piccola eccezione: se il veicolo viene immatricolato entro gli ultimi dieci giorni del mese, il termine viene prorogato fino all'ultimi giorno del mese successivo. Se l'autoveicolo viene immatricolato in un giorno festivo o un sabato, la scadenza si presume decorra dal giorno successivo.
Il pagamento del bollo deve essere effettuato a cadenza annuale, altrimenti si incorrerà in sanzioni. Innanzitutto, se il bollo non viene pagato entro il termine di scadenza si matureranno degli interessi di mora stabiliti in base al periodo trascorso dall'inadempimento. Il proprietario entro un termine ragionevole può eseguire il ravvedimento operoso e versare i bolli auto non pagati e gli interessi maturati, questa soluzione è sempre preferibile rispetto al pagamento della cartella esattoriale inviata dalla regione di competenza.
L'invio della cartella esattoriale è un provvedimento amministrativo che viene inoltrato al proprietario dopo il mancato versamento di alcuni anni di bolli, prima di procedere al temuto fermo amministrativo. Se la cartella esattoriale non viene pagata entro il termine previsto, la regione di residenza può decidere anche di applicare il fermo amministrativo del veicolo per debiti superiori agli 800 Euro. Il fermo amministrativo viene rilevato solo quando il proprietario versa tutte le somme dovute, compresi gli interessi maturati. Per quanto riguarda le sanzioni applicate, si avrà una maggiorazione del 2,5 % se non si effettua il pagamento entro i 30 giorni, in seguito tale sanzione sale al 3% e dopo un anno si avrà una sanzione pari al 30%.
Non tutti i proprietari di autoveicoli sono tenuti al pagamento obbligatorio del bollo auto, anzi vi sono alcune categorie di veicoli esenti da tale tassazione. La prima categoria di veicoli esenti dal pagamento del bollo auto è quella dei veicoli considerati storici o di interesse collezionistico. Per veicoli storici si intendono quelle auto che sono state immatricolate da almeno 30 anni e che non circolano su strada, invece se tali vettura ancora circolano si dovrà versare una tassa di circolazione (stabilita dalla regione di residenza).
I veicoli di interesse collezionistico per non pagare il bollo devono essere invece essere immatricolati da almeno 20 anni. Tra le esenzioni totali al pagamento del bollo auto rientrano anche le vetture che si caratterizzano per un basso livello di emissioni di CO2 e in particolare quelle elettriche. Per le auto ibride, a GPL o a metano sono previste delle esenzioni parziali che variano in base alla regione di residenza. Il versamento del bollo auto non è invece dovuto dai disabili che presentano una determinata patologia: cecità, sordità, ridotte capacità motorie, ecc., ma tale invalidità deve essere accertata dall'Asl di competenza.
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