L'acquisto di una nuova auto prevede che sia immatricolata prima che gli venga consentito di circolare su strada. In genere i tempi per questa procedura sono molto brevi rispetto al passato, in quanto avviene tutto per via telematica. Dell'immatricolazione di un veicolo nuovo si occupa direttamente la concessionaria, dopo che ha verificato il pagamento del costo del mezzo o a fronte dell'accettazione del finanziamento. I tempi potrebbero allungarsi se l'auto non è in pronta consegna, e saranno relativi alle richieste sull'allestimento del mezzo e non riguardano propriamente le questioni burocratiche. Di solito non passano più di 45 giorni. L'ente che si occupa dell'immatricolazione dei nuovi veicoli è la Motorizzazione Civile, che ha una sede per ogni provincia italiana. Attraverso questo ufficio avviene l'iscrizione al PRA, Pubblico Registro Automobilistico. Per le auto in pronta consegna il lasso di tempo tra l'acquisto e l'immatricolazione si riduce a circa 3-4 giorni lavorativi.
L'immatricolazione di un'auto nuova richiede che sia stata assegnata e stampata fisicamente la targa, che servirà al proprietario per stipulare l'assicurazione auto. Il mezzo, infatti, anche se immatricolato, non può circolare su strada senza copertura RC auto. Subito dopo la stampa delle targhe avviene quella del libretto di circolazione, dove sono riportate tutte le informazioni tecniche del mezzo, l'allestimento, l'anagrafica del proprietario, ecc.
I costi dell'immatricolazione di un'auto nuova possono variare in base alla provincia di residenza, che applica delle tariffe diverse ad alcune voci. La stampa delle targhe, per esempio, è una di queste e costa in media 30 euro. Per l'iscrizione al PRA è necessario pagare l'imposta di bollo pari a 32 euro, mentre per i diritti DDT il costo è di 10, 20 euro. A questo si aggiunge il versamento tramite bollettino postale da effettuare in favore dell'ACI, pari a 27 euro. Un'altra voce di spesa soggetta a cifre variabili è quella dell'Imposta Provinciale di Trascrizione, che dipende dalla potenza in kW dell'auto. In genere l'importo sale se la macchina supera i 53 kW e, per sapere quanto costa nella vostra provincia, potete chiedere direttamente in concessionaria. La stessa informazione si può trovare sul sito dell'ACI.
Per effettuare l'immatricolazione di un'auto nuova è necessario presentare alcuni documenti in copia al concessionario. Sono necessari la carta di identità in corso di validità, ma vale anche la patente di guida, il codice fiscale (oggi sostituito dalla Tessera Sanitaria), e il Certificato di Residenza, da richiedere presso l'Ufficio Anagrafe del proprio Comune. In alternativa si può occupare dell'immatricolazione della nuova auto anche lo stesso proprietario. Per poter procedere è necessario richiedere e ottenere dal concessionario l'atto di vendita. In questo caso la domanda di immatricolazione va presentata presso lo sportello dell'Automobilista, che la invierà per via telematica all'ACI e quindi alla Motorizzazione Civile. Anche in tal caso saranno brevi i tempi per ottenere sia il libretto di circolazione che il certificato di proprietà. Se l'immatricolazione viene effettuata direttamente dal proprietario, avrà 2 mesi di tempo per procedere all'iscrizione al PRA, compilando il modulo apposito.
L'immatricolazione di un'auto nuova con targa estera dipende principalmente dal Paese dal quale la stessa proviene. Nel caso faccia parte dell'Unione europea potrete rivolgervi all'Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile oppure allo Sportello Telematico Automobilistico. Da uno di questi 2 uffici otterrete la carta di circolazione e, come nel caso di un'auto italiana, dovrete effettuare l'iscrizione al PRA entro 2 mesi. Quando un'auto nuova proviene da un Paese del cosiddetto Spazio Economico Europeo, di cui fanno parte l'Islanda o gli Stati della penisola scandinava, sarà necessario esibire i documenti che provino il pagamento delle tasse al momento dell'acquisto, come nel caso dell'IVA, che in Italia è obbligatorio versare. Gli stessi documenti fiscali verranno richiesti per i Paesi dell'Unione europea.
Oltre ai documenti che vi verranno richiesti ai fini degli accertamenti tributari, dovrete presentarne altri. Tra questi il documento d'identità, il certificato di residenza o una dichiarazione sostitutiva, per accertare l'indirizzo che non è riportato altrove. A questo sia aggiunge anche l'atto di vendita, che deve essere certificato dal timbro di un notaio. I documenti specifici per questo tipo d'immatricolazioni riguardano il Modello NP2b, la dichiarazione di conformità per l'omologazione italiana, la copia del permesso di soggiorno, se il proprietario è extracomunitario e il modulo TT2119.
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