Che cos’è l’assicurazione per le attività sportive

Perché conviene stipulare un’assicurazione infortuni sportivi

Sottoscrivere un’assicurazione per lo sport è una scelta saggia sia per chi pratica attività in modo occasionale, sia per chi lo fa con costanza, come i dilettanti che partecipano a campionati locali o allenamenti settimanali. La tranquillità mentale è un valore aggiunto: poter affrontare ogni partita, escursione o allenamento senza il timore delle conseguenze economiche in caso di infortunio rende la pratica sportiva più serena.

Le polizze contro gli infortuni sportivi sono spesso valide anche all’estero, dettaglio importante per chi partecipa a gare fuori dai confini nazionali o ama praticare sport durante i viaggi. Il funzionamento è simile a quello di una classica assicurazione di viaggio, ma con garanzie aggiuntive pensate per coprire situazioni legate alla pratica sportiva. In questi casi, è possibile includere coperture contro gli incidenti in altri Paesi, rendendo la polizza uno strumento ancora più completo.

Per trovare la soluzione più adatta, ci si può affidare a portali di comparazione oppure richiedere una consulenza a un esperto del settore, in modo da confrontare le proposte disponibili e scegliere quella più adatta al proprio profilo sportivo.

Cosa copre una polizza per lo sport

Il cuore di un’assicurazione sportiva è la copertura in caso di infortuni. Che si tratti di un atleta professionista o di un appassionato, il rischio di lesioni è sempre presente e può comportare costi elevati per cure mediche, riabilitazione o assenze dal lavoro. Una polizza ben strutturata consente di affrontare queste spese senza gravare sul bilancio personale, proteggendo così anche la propria serenità economica.

Sul mercato esistono numerose soluzioni pensate per diverse esigenze: dalle formule base, più economiche ma essenziali, a quelle più articolate che garantiscono una copertura completa a 360 gradi. Molti enti sportivi professionistici scelgono assicurazioni specifiche per i loro atleti, proprio per garantire un accesso tempestivo alle cure e ridurre al minimo le conseguenze fisiche ed economiche di un infortunio.

Al momento della sottoscrizione è importante leggere attentamente il contratto, verificare quali garanzie sono incluse e affidarsi solo a compagnie affidabili e specializzate. In questo modo si evitano brutte sorprese e si ha la certezza di essere tutelati in modo efficace.

Quando è obbligatoria l’assicurazione sportiva?

In Italia, l’obbligo di stipulare un’assicurazione sportiva è previsto in diverse situazioni, soprattutto per chi pratica sport a livello agonistico o tesserato. L’obbligatorietà è stata introdotta con il D.P.C.M. del 3 novembre 2010, che ha reso necessario per gli atleti affiliati alle Federazioni sportive italiane essere coperti da una polizza infortuni.

A questa norma si sono aggiunte, nel tempo, altre disposizioni che hanno esteso l’obbligo anche a dirigenti, tecnici, preparatori atletici e ai membri di enti riconosciuti dal CONI. In sostanza, chi svolge attività sportiva organizzata e ufficiale, in qualsiasi forma, è tenuto a essere assicurato.

Esistono anche polizze specifiche legate alla singola disciplina: ad esempio per il calcio, l’atletica leggera, il nuoto o altri sport di squadra o individuali. In alcuni casi è consigliabile orientarsi su coperture più ampie, che prevedano indennizzi maggiori o un numero più esteso di casistiche coperte. Anche in questo caso, il supporto dei comparatori online o dei broker assicurativi può essere utile per scegliere la polizza giusta.

Quando l’assicurazione può rifiutare il risarcimento

Nonostante la protezione offerta da queste polizze, esistono situazioni in cui la compagnia assicurativa può rifiutarsi di pagare. È il caso, ad esempio, di un infortunio avvenuto durante un’attività non sportiva, come un semplice spostamento in bicicletta, che non rientra nelle condizioni previste dalla copertura.

Perché il rimborso sia valido, l’infortunio deve essere avvenuto durante una pratica sportiva regolamentare, riconosciuta dalla Federazione competente, e in presenza di un istruttore qualificato. Questo vale sia per le gare ufficiali sia per gli allenamenti, purché inseriti all’interno di un programma approvato dall’allenatore.

Inoltre, è spesso richiesta una dichiarazione formale della società sportiva presso la quale l’atleta è tesserato, che confermi il rispetto delle regole durante l’attività. Infine, il risarcimento può essere negato in caso di informazioni false, rate non pagate o documentazione incompleta. Per questo motivo è fondamentale essere trasparenti, rispettare tutte le condizioni della polizza e verificare attentamente i requisiti richiesti.