Cosa fare in caso di furto della moto

Subire il furto della propria moto o scooter è un’esperienza spiacevole, ma è fondamentale sapere come comportarsi per affrontare l’evento con lucidità e tutelare i propri diritti. Seguire una procedura precisa è essenziale non solo per agevolare le indagini, ma anche per ottenere il risarcimento dall’assicurazione, se si è sottoscritta un’apposita polizza contro furto e incendio. Anche in presenza di sistemi antifurto, come bloccasterzo, GPS o antifurto satellitare, non sempre è possibile evitare il furto, ma tali dispositivi possono ostacolare il ladro e diminuire i tempi di rimborso, qualora si riesca a tracciare il mezzo.
Sommario
1.Denunciare il furto alle autorità
Denunciare il furto della moto alle autorità è un passaggio fondamentale e urgente. Non appena ti accorgi del furto, è importante recarti subito presso la stazione dei Carabinieri o il Commissariato di Polizia più vicino per sporgere denuncia. Durante la compilazione, sarà necessario fornire alcune informazioni essenziali, come i dati anagrafici del proprietario, la targa e il modello della moto, oltre a luogo e orario in cui si presume sia avvenuto il furto. Se insieme al veicolo sono stati rubati anche dei documenti, ad esempio la carta di circolazione o il certificato di proprietà, è importante segnalarlo chiaramente.
La denuncia può essere sporta anche da una persona diversa dal proprietario, purché abbia a disposizione tutte le informazioni richieste. Una volta completata, ricordati di chiedere una copia della denuncia, perché sarà indispensabile per tutte le pratiche successive, incluse quelle con la compagnia assicurativa.
2.Comunicare al PRA la perdita di possesso
Dopo la denuncia, bisogna comunicare la perdita di possesso della moto al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Questo passaggio è fondamentale per:
- interrompere l’obbligo del pagamento del bollo;
- aggiornare i dati di proprietà;
- ottenere il risarcimento assicurativo;
la pratica può essere eseguita presso un’Unità Territoriale ACI oppure online, allegando:
- originale o copia conforme della denuncia;
- documento di identità;
- certificato di proprietà (o foglio complementare);
- delega (se la pratica viene svolta da un soggetto diverso dal proprietario).
Si consiglia di attendere almeno 7-15 giorni prima di formalizzare la perdita di possesso, nella speranza che la moto venga recuperata. Una comunicazione prematura potrebbe costringere a ripetere la pratica e pagare una seconda volta l’imposta di bollo.
3.Informare la compagnia assicurativa
Dopo aver sporto denuncia e avviato la pratica presso il PRA, è fondamentale informare tempestivamente la compagnia assicurativa del furto, entro un termine massimo di 3 giorni. La comunicazione può avvenire in diversi modi: recandosi di persona presso l’agenzia, inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure tramite il portale online, se la compagnia lo prevede.
Per aprire correttamente la pratica di risarcimento, è necessario fornire alcuni documenti fondamentali, tra cui: una copia della denuncia presentata alle forze dell’ordine, la ricevuta dell’annotazione del furto al PRA, una copia del libretto di circolazione, le chiavi di riserva della moto e il modulo di richiesta di risarcimento, che viene solitamente fornito direttamente dalla compagnia.
Ogni assicurazione può tuttavia prevedere ulteriori documenti o specifiche modalità per la gestione della pratica. Per questo motivo, è molto importante seguire con precisione tutte le indicazioni fornite, così da non compromettere la possibilità di ottenere il rimborso previsto dalla polizza.
Tempi e importo del risarcimento
Se si dispone di una polizza moto con garanzia furto, la compagnia assicurativa avvierà l’iter per il rimborso, che solitamente si conclude entro 30 giorni dalla presentazione della documentazione completa. Tuttavia, i tempi possono variare da compagnia a compagnia.
L’importo del risarcimento non corrisponde mai al valore d'acquisto della moto, ma al valore commerciale al momento del furto. Solo nei casi in cui il furto avvenga entro i primi sei mesi dall’immatricolazione, alcune compagnie possono riconoscere il valore a nuovo.
Dal 2012, non è più necessario attendere la chiusura dell’indagine per ottenere il risarcimento, tranne nei casi in cui vi siano sospetti di frode da parte dell’assicurato.
Moto con antifurto: cambia qualcosa?
La presenza di antifurti meccanici, elettronici o satellitari può costituire un deterrente importante contro i ladri e in alcuni casi ridurre l’entità del premio assicurativo. Alcune compagnie richiedono espressamente un determinato tipo di antifurto per sottoscrivere una polizza contro il furto, soprattutto per moto di alto valore.
Dispositivi come il localizzatore GPS possono facilitare il ritrovamento del mezzo e accelerare l’iter risarcitorio, mentre l’antifurto meccanico (tipo catena o bloccadisco) può risultare utile per dimostrare la buona fede e la diligenza dell’assicurato in caso di controversia.
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