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Assicurazione moto al KM e a consumo

Ragazzo che guida moto

Le 3 cose da sapere

  1. 1

    L’assicurazione al chilometro fa pagare solo per i km percorsi.

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    L’assicurazione al chilometro fa pagare solo per i km percorsi.

  2. 2

    Risulta conveniente per chi percorre meno di 7.000 km l’anno.

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    Risulta conveniente per chi percorre meno di 7.000 km l’anno.

  3. 3

    Superare la soglia chilometrica può comportare costi extra.

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    Superare la soglia chilometrica può comportare costi extra.

L’assicurazione moto al chilometro è una polizza “a consumo” in cui il premio dipende dai chilometri effettivamente percorsi. È la soluzione ideale per chi utilizza la moto solo in modo saltuario o stagionale, permettendo di pagare in proporzione all’effettivo utilizzo del veicolo. Nei prossimi paragrafi vediamo come funziona, quando conviene davvero e quali sono vantaggi e svantaggi da considerare.

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Sommario

Cos’è l’assicurazione al kilometro e come funziona?

L’assicurazione moto al chilometro (o a consumo) calcola il premio in base ai chilometri che percorri durante il periodo di copertura. Il costo non è interamente fisso: combina una parte stabile e una parte legata all’uso reale del veicolo, così da allineare il prezzo all’effettivo utilizzo della moto durante l’anno assicurativo.

In particolare, il premio è composto da due quote distinte:

  • quota fissa annuale: copre l’intera durata della polizza ed è calcolata in funzione di fattori come modello della moto, residenza e classe di merito occupata;
  • quota variabile: si paga in base ai chilometri percorsi e rende la polizza proporzionale all’uso.

Il monitoraggio dei chilometri avviene tramite la scatola nera installata sulla moto. Il dispositivo rileva le distanze percorse e consente alla compagnia di calcolare in modo puntuale la quota variabile. La scatola nera offre anche un valore aggiunto in termini di sicurezza: la funzione di localizzazione è utile in caso di furto e, in molti casi, abilita servizi di assistenza in caso di sinistro o sottrazione del veicolo.

Quando conviene stipulare una polizza a consumo?

La polizza a consumo conviene quando l’uso della moto è sporadico o limitato a tragitti brevi. È una soluzione adatta a chi utilizza prevalentemente altri mezzi di trasporto, ha una seconda moto, oppure guida solo in specifici periodi dell’anno. In questo scenario, pagare una quota variabile legata ai chilometri consente un risparmio tangibile.

Il profilo tipico per cui l’assicurazione moto al chilometro è consigliata è quello di chi percorre meno di 5.000–7.000 km all’anno. Se i chilometri annui superano le soglie basse previste dalle compagnie, il vantaggio economico diminuisce fino ad annullarsi, rendendo più efficiente una polizza standard.

Sopra i 10.000 km annui può risultare più conveniente una RCA tradizionale. Le soglie non sono identiche per tutte le compagnie: è opportuno verificare i limiti chilometrici previsti dal contratto e stimare la propria percorrenza prima della scelta, così da evitare sovrapprezzi inattesi dovuti allo sforamento.

Come stimare quanti kilometri percorri in un anno?

Stimare i chilometri annui è fondamentale per capire se una polizza a consumo è la soluzione giusta. Due metodi pratici possono aiutare a ottenere una stima affidabile e adatta alle proprie abitudini di guida:

  • utilizzare Google Maps per sommare i tragitti ricorrenti: calcola i percorsi abituali (ad esempio casa–lavoro, commissioni, attività sportive), somma le distanze e moltiplica per i giorni in cui effettui quegli spostamenti durante l’anno. La stima risultante offre una base realistica della percorrenza annua attesa;
  • annotare il chilometraggio del veicolo con regolarità: segna i chilometri a inizio e fine giornata per un periodo rappresentativo e calcola la media settimanale o mensile. Proietta poi il valore su base annuale. Aggiungi un margine extra per spostamenti imprevisti, weekend lunghi o viaggi stagionali.

Queste semplici procedure aiutano a valutare l’effettiva convenienza della polizza chilometrica, riducendo il rischio di superare i limiti previsti e di incorrere in costi aggiuntivi.

Vantaggi e svantaggi dell’assicurazione moto al kilometro

L’assicurazione al chilometro offre benefici concreti per chi usa poco la moto, ma prevede condizioni e soglie da rispettare. Valutare pro e contro in base al proprio profilo di guida aiuta a scegliere in modo informato e ad allineare la spesa assicurativa al reale utilizzo del veicolo.

Vantaggi

  • La struttura fissa + variabile allinea il premio all’uso effettivo della moto: chi percorre pochi chilometri non paga come chi guida ogni giorno, con un modello tariffario più equo e personalizzato.
  • La componente variabile, commisurata ai chilometri percorsi, rende la spesa più prevedibile in base alle proprie abitudini di guida.
  • Il risparmio può essere significativo per percorrenze annue ridotte: sotto i 5.000–7.000 km il taglio del premio può arrivare fino al 50% rispetto a una RC tradizionale (di norma varia tra il 25% e il 50% a seconda del profilo tariffario).
  • La scatola nera offre vantaggi aggiuntivi oltre al conteggio dei chilometri: il GPS facilita il recupero del veicolo in caso di furto e abilita servizi di assistenza in caso di sinistro o sottrazione.

Svantaggi

  • Le soglie chilometriche previste sono basse e variano per compagnia: il risparmio dipende dal restare al di sotto del limite previsto. Se la percorrenza reale lo supera, la quota variabile aumenta e può annullare il vantaggio economico.
  • Il superamento dei chilometri stimati può generare costi aggiuntivi: la compagnia può applicare addebiti o penali per i chilometri eccedenti o richiedere un’integrazione di polizza.
  • Per percorrenze elevate (oltre 10.000 km annui o superiori ai 5.000–7.000 km stabili), la polizza a consumo può essere molto costosa: una RC tradizionale risulta generalmente più vantaggiosa ed equilibrata in termini di costo e copertura.

4 nov 2025 | 4 min di lettura | Pubblicato da Marta R.

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