Viaggi, flessibilità cercasi

Da benefit a base

La ricerca ha rivelato che il 54% dei viaggiatori italiani intervistati ritiene che la flessibilità sia oggi più importante rispetto a cinque anni fa. Tutto nasce dal desiderio di serenità: la possibilità di prenotare in modo flessibile riduce lo stress legato a questa fase del viaggio. L’esigenza è ancora più sentita tra i 25 e i 44 anni (58%).

La flessibilità non è quindi più solo un benefit per offerte premium ma una richiesta di base, che spesso orienta le scelte: oltre un terzo dei viaggiatori tra i 25 e i 34 anni (40%) e tra i 35 e 44 anni (37%) dichiara che avere opzioni flessibili dà loro maggiore tranquillità. Anche la sicurezza di poter adattare il proprio itinerario se necessario attira, sia la fascia più giovane (37% tra i 25 e i 34 anni) che gli over 35 (32%).

La flessibilità allunga il viaggio

La possibilità di pianificare un viaggio e adattarlo alle proprie esigenze cambia il modo in cui i viaggi vengono organizzati. La ricerca mostra che un’ampia maggioranza di italiani (82%) apprezza la possibilità di combinare diverse compagnie aeree per il volo di andata e di ritorno. Il motivo? Risparmio, ma anche possibilità di partire in orari migliori piuttosto che essere vincolati all’offerta limitata di un’unica compagnia.

La flessibilità, però, non si limita a perfezionare un viaggio: in alcuni casi lo trasforma. Incoraggia infatti i viaggi più lunghi e costosi: soprattutto i più giovani, tendono a concedersi qualche giorno e qualche spesa in più sapendo di poter sfruttare condizioni meno rigide.