Vacanze: viaggiatori europei più attenti ai rischi e al budget

Intenzioni di viaggio in lieve calo

La ricerca, condotta su un campione di 9.300 persone in Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Austria, Svizzera e Polonia, rivela una flessione dell’intenzione a viaggiare per molti nostri connazionali (-9 punti rispetto al 2024, in linea con il calo tra gli europei: -8%).

Alcuni viaggiatori potrebbero invece rimandare la pianificazione delle vacanze estive. Tra coloro che non hanno intenzione di partire tra giugno e settembre, circa un terzo ha dichiarato che il principale ostacolo è costituito dall’impossibilità di sostenere la spesa necessaria, con il Regno Unito in cima alla lista (46%). Inoltre, il 32% tra gli italiani che non partiranno afferma che i viaggi sono diventati troppo costosi, (vs il 34% degli europei).

Chi si prepara a spendere di più

Molti italiani invece intendono ridurre altre uscite pur di potersi permettere di viaggiare. L’indagine rivela che il 68% degli italiani (contro il 60 degli europei) prevede di ridurre le spese legate al tempo libero (come ristoranti, attività culturali, abbonamenti in palestra) per risparmiare in vista delle vacanze, mentre il 67% (vs il 56% in Europa) rinvierà addirittura gli acquisti più importanti, come una nuova auto o la ristrutturazione della casa, per dare priorità ai viaggi.

La spesa media per nucleo familiare prevista in Italia è di 1.950 euro (vs 2.217€ in Europa) rispetto ai 1.674€ dello scorso anno, con un aumento del 16%, in linea con la crescita europea (+12%).

Guardando agli altri Paesi europei, l’indagine ha rilevato che, rispetto all'estate 2024, molti viaggiatori in Germania (2025: 2.177 euro vs 2024: 2.157 euro), Spagna (2025: 1.056 euro vs 2024: 1.019 euro) e Paesi Bassi (2025: 2.364 euro vs 2024: 2.291 euro) intendono mantenere livelli di spesa simili, mentre nel Regno Unito (2025: 2.747 euro vs. 2024: 2.322 euro) e in Svizzera (2025: 3.722 euro vs. 2024: 3.077 euro) si prevede un aumento significativo della spesa.

Cresce la diffusione delle polizze viaggio

Quest’anno il 48% degli intervistati europei prevede di viaggiare all’interno del proprio Paese mentre il 42% intende andare all'estero. Gli italiani (67%), gli spagnoli (63%), i polacchi (58%) e i francesi (56%) sono più propensi a restare in patria, mentre i viaggiatori di Svizzera (58%), Austria (51%), Regno Unito (49%), Germania (41%) e Paesi Bassi (44%) mostrano una maggiore inclinazione a viaggiare all’estero. 

Nonostante rappresenti un costo aggiuntivo, cresce la diffusione delle polizze viaggio: il 62% dei viaggiatori europei ha già acquistato o prevede di acquistare un’assicurazione per le vacanze estive (+3 punti rispetto al 2024). Una propensione che si riflette positivamente anche tra i viaggiatori italiani (+4%), sebbene rimangano ultimi nella classifica europea.

La grande maggioranza di chi l’acquistata riconosce che le coperture sottoscritte consentono una maggiore tranquillità e serenità (88% in Italia, 86% in Europa).

Eventi meteo e sicurezza fattori importanti per la scelta della meta

Sebbene il costo resti la principale preoccupazione, le questioni ambientali e geopolitiche vengono considerate sempre più spesso nella pianificazione dei viaggi. Più della metà dei viaggiatori (62% vs il 53% tra gli europei +2 punti rispetto al 2024) è ora preoccupata degli eventi meteo estremi, come ondate di calore, alluvioni e incendi. Inoltre, il 66% (+4 punti rispetto al 2024) dichiara di tenere conto dei rischi ambientali nella scelta della destinazione.

Oltre al rischio ambientale, la situazione geopolitica globale rappresenta una preoccupazione per il 51% dei viaggiatori (vs il 47% tra gli europei). Quasi la metà (44% in Italia, 43% in Europa) dei viaggiatori afferma che cambierebbe destinazione in caso di controlli più rigidi alle frontiere, mentre il 48% (45% tra gli europei) è preoccupato del rischio per la propria sicurezza e incolumità a causa di criminalità, terrorismo o disordini locali durante le vacanze.