Qual è la velocità giusta? Te lo dice l’autostrada
12 giu 2025 | 2 min di lettura

Immaginate di entrare in un’auto appena uscita dal concessionario vent’anni fa. Rispetto alle vetture di oggi cambiano stile e accessori, ma c’è soprattutto una cosa che marca la differenza: la tecnologia di bordo. Display, navigazione, guida assistita, sensori, sistemi di sicurezza. La prossima sfida è portare la tecnologia dall’abitacolo alla strada: Autostrade per l’Italia sta sperimentando il “Dynamic Speed Limit”, ossia un servizio che suggerisce agli automobilisti la velocità di percorrenza ottimale.
L’evoluzione dell’onda verde
Pensiamo ad esempio a un tratto congestionato dal traffico o, ancora peggio, bloccato per un incidente. Tenere una certa velocità potrebbe permettere di evitare l’ingorgo e di contribuire a scioglierlo, oltre a ridurre il rischio di sinistri dovuti a frenate improvvise e rallentamenti inattesi. È lo stesso principio (rivisto ed evoluto) della cosiddetta “onda verde”, nella quale i segnali stradali indicano la velocità media utile per evitare i semafori rossi.
Insomma, i vantaggi sarebbero molti: per l’incolumità degli automobilisti e – di conseguenza - per i premi assicurativi, ma anche per la qualità del servizio autostradale, per i tempi di percorrenza e per le emissioni.
Come funziona la strada intelligente
La prima sperimentazione è avvenuta lungo un tratto di 3 chilometri della Tangenziale di Napoli, con una flotta di utilitarie e con un’auto a guida autonoma, una Maserati GranCabrio Folgore equipaggiata con una tecnologia sviluppata dal Politecnico di Milano.
Ma come funziona il “Dynamic Speed Limit”? Lo ha spiegato Autostrade per l’Italia in una nota. Il Centro di controllo del traffico di Tangenziale di Napoli riceve i dati relativi alla viabilità e agli eventi stradali grazie ai sensori del traffico, ai portali e alle telecamere presenti lungo l’infrastruttura. Con queste informazioni il sistema, sviluppato da Movyon, alimenta un modello di traffico, realizzato dall’Università di Napoli Federico II, che elabora e suggerisce la migliore velocità per fluidificare il traffico e ridurre le code. Nel corso dei test, la vettura autonoma si è adeguata da sé al passo suggerito, mentre sulle utilitarie sono stati i guidatori a farlo, manualmente.
Cosa dicono i dati
In linea con gli studi e le simulazioni effettuate a livello internazionale, Movyon stima che l’adozione di questo sistema consenta potenzialmente una riduzione delle emissioni (grazie a una velocità più regolare) e dei tempi di percorrenza tra il 5% e il 15% e una diminuzione degli incidenti tra il 10% e il 30%.
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